Taormina arte: anteprima “Di là dal fiume e tra gli alberi” con J.Alexander, D.Caprioglio e S.Muniz per la regia di G.Marinelli

Il festival Taormina Arte presenta in anteprima un reading poetico tratto dal romanzo di Ernest Hemingway Di là dal fiume e tra gli alberi, in programma venerdì 14 luglio, alle ore 21:30 presso la Villa Comunale di Taormina. Co-prodotto dalla Fondazione Taormina Arte Sicilia e Teatro Ghione di Roma in collaborazione con Arteven-Circuito Multidisciplinare del Veneto, lo spettacolo è diretto da Giancarlo Marinelli, direttore artistico del Teatro Comunale di Vicenza e del Ciclo di Spettacoli Classici al Teatro Olimpico e conta tre interpreti di eccezione: Jane AlexanderDebora Caprioglio e Sergio Muniz.

Seconda edizione del progetto nato lo scorso anno con il titolo Milk Wood, che ha riscosso un grande successo di pubblico e di critica, Di là dal fiume e tra gli alberi si pone come un percorso teatrale e narrativo che, grazie alle Multivisioni di Francesco Lopergolo renderà unica la performance all’interno della straordinaria cornice del Parco Trevelyan. Ad aprire lo spettacolo con una delle letture di Hemingway sarà proprio il direttore artistico della Fondazione, il M.° Beatrice Venezi.

Tra ricordi di guerra e sogno presente d’amore, ogni angolo della scena diventerà il teatro perfetto per mettere l’accento ora sulla tragedia della battaglia, ora sulla disperata urgenza di vivere. Uno degli obiettivi principi di questo progetto è rivelare ad occhi nuovi ma anche allo sguardo di chi quei luoghi li abita da sempre, nuove prospettive e diversi punti di vista celebrando, attraverso il Teatro, sempre ma non solo, la bellezza.

“Abbiamo pensato a questo testo – dichiara Marinelli – che nel suo titolo dichiara già un luogo che va oltre la vita, nel quale si è persi o si ha perduto l’amore di una donna, e dove si può provare a trovare un frammento di eternità. Per noi invece, Di là dal fiume e tra gli alberi è il titolo dell’arrembaggio” del Teatro che va verso la vita, che invade le comunità, le città, i borghi, che dal mare ai fiumi, “di là e di qua” tra gli alberi, trova una sorta di suo ideale sipario. Hemingway è stato un grande architetto della lingua ed è un’architettura straziante anche questa sua ultima storia d’amore: Di là dal fiume e tra gli alberi vi aspetta nel confine sottile che separa la guerra di un uomo dall’amore per una donna.”

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