Sei milioni gli italiani obesi, a Napoli congresso Sicob sulla chirurgia per dimagrire

(Adnkronos) – Sei milioni di italiani sono obesi. Innovazione, multidisciplinarietà, follow up sul fronte della chirurgia per perdere peso e i nuovi farmaci sono i temi al centro del XXXI Congresso nazionale della Società italiana di chirurgia dell’obesità e delle malattie metaboliche (Sicob), che si svolgerà domani e mercoledì alla Mostra d’Oltremare a Napoli. E il 30 cederà il testimone al XXVI Congresso mondiale dell’Ifso, la Federazione internazionale di chirurgia dell'obesità (International Federation for the Surgery of Obesity and Metabolic Disorders), di cui la Sicob è una delle società fondatrici.  Al centro del congresso, presieduto da Mario Musella, professore ordinario di Chirurgia generale all’Università degli studi di Napoli "Federico II", l’importanza della multidisciplinarietà sul piano clinico e scientifico: "Al congresso ci sarà una interazione totale tra psichiatri, nutrizionisti, endoscopisti, internisti, endocrinologi e chirurghi – sottolinea Musella – vale a dire gli specialisti che prendono in carico il paziente nei Centri Sicob distribuiti sul territorio e lo seguono prima, durante e dopo l’intervento. In Italia il 10% della popolazione, vale a dire 6 milioni di persone, soffre di obesità".  "Di queste il 10% (600.000) ha un’indicazione al trattamento chirurgico secondo le più recenti linee guida italiane e internazionali, ma nel nostro Paese annualmente si eseguono non più di 20-30.000 interventi di chirurgia bariatrica: questo – spiega l'esperto – fa capire quanta differenza ci sia tra la potenziale domanda e l’offerta e quanto sia grande il desiderio di recupero della propria salute da parte dei potenziali pazienti”.  Diverse sessioni saranno dedicate anche al follow-up per evitare il recupero del peso, ai farmaci e alle terapie nutrizionali e comportamentali. “Gli specialisti Sicob lavorano per recuperare la salute del paziente e per reintegrarlo in una società che spesso si sofferma poco sui soggetti fragili – afferma il presidente Sicob, Marco Antonio Zappa – Ma è anche indispensabile che il paziente comprenda che l’intervento è una tappa cruciale, parte di un percorso multidisciplinare verso la guarigione di una grave malattia. E’ scientificamente provato infatti che grazie agli interventi bariatrici si riduce il rischio di ictus del 5%, di diabete del 50-60%, di coronaropatie del 30% e persino di alcune forme di cancro del 35%. Ma poi bisogna impegnarsi e farsi seguire dai team multidisciplinari, perché se si pensa di farcela da soli si rischia di recuperare il peso perso".  Oltre ai nuovi farmaci per promuovere e mantenere la perdita di peso, che "possono svolgere un’azione sinergica alla chirurgia bariatrica – sottolinea Giuseppe Navarra, presidente Eletto Sicob – sia prima che dopo l’intervento", si parlerà anche di gestione delle complicanze, di evoluzione della chirurgia robotica e di endoscopia bariatrica, che è tra le opzioni di trattamento più innovative e meno invasive: “L’endoscopia bariatrica – conclude Pietro Forestieri, presidente onorario del congresso e della società scientifica – è indicata anche nei pazienti più anziani e/o fragili e con molteplici comorbilità. Nel corso degli anni, infatti, sono state sviluppate procedure endoscopiche bariatriche che si sono dimostrate in grado di indurre una perdita di peso corporeo di circa il 10-20% se associate ad adeguate restrizioni dietetiche".  —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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