Prof. Franzini: “Avanza la nuova medicina efficace, sicura e naturale. Importante anche per potenziare i benefici del farmaco”

(Adnkronos) – La Società scientifica ossigeno ozono terapia da 40 anni opera al servizio della salute dei cittadini  Bergamo, 29 giugno 2023. L'ossigeno ozono terapia, già riconosciuta dall'Istituto Superiore di Sanità come terapia per il trattamento del mal di schiena, risulta sempre più diffusa. Del resto il trattamento porta benefici innegabili e consente di intervenire su problematiche estremamente presenti nella vita di tutti i giorni come mal di schiena dovuto a ernie e protrusioni, insufficienza circolatoria, ulcere,malattie polmonari e respiratorie e infezioni batteriche e virali. Senza dimenticare uno degli ultimi impieghi della terapia, utilizzata per intervenire sulla ‘fatigue’, ovvero sullo stato di stanchezza e spossatezza lasciato in molti pazienti dal Covid e vaccino. A tenere le fila dello sviluppo della disciplina è la SIOOT, garantendo la somministrazione della terapia attuando protocolli (materiali e metodi) ben definiti e standardizzati. La Società Scientifica di Ossigeno Ozono terapia (SIOOT), alla quale in Italia aderiscono oltre 4.000 medici, nel 2024 festeggerà i suoi primi 40 anni, organizzando un congresso mondiale per promuovere lo sviluppo e l’applicazione dell’ossigeno ozono terapia. “Il lavoro effettuato in questi anni da ricercatori in tutto il mondo ci ha portato ad avere oltre 4.000 pubblicazioni su PubMed e soprattutto ad accertare l’efficacia della terapia su nuove sfide quando il farmaco risulta non efficace” spiega il Prof. Marianno Franzini, presidente internazionale della SIOOT, che sottolinea come sempre più spesso “la terapia venga utilizzata, anche negli ospedali con speciali apparecchiature, proprio per combattere il dolore e le infezioni antibiotico resistenti, dimostrandosi decisiva”. A dare una forte spinta all’impiego dell'ossigeno ozono terapia è stato sicuramente il Covid: “Siamo entrati in 15 ospedali per intervenire su pazienti già intubati, per i quali il tasso di mortalità soprattutto nella prima fase della pandemia era del 95-97%, invece tra coloro che sono stati trattati con ossigeno ozono terapia solo il 3% non è riuscito a superare la malattia”.  Oggi con l’importante finanziamento della UE, moltissimi ospedali potranno testare gratuitamente l’efficacia del protocollo SIOOT nelle infezioni antibiotico resistenti, che secondo le previsioni dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) e dell’ONU (Organizzazione delle Nazioni Unite) negli anni prossimi causerà più decessi dei tumori. Il trattamento con ossigeno ozono terapia, del resto, non presenta controindicazioni, non dà interazioni negative con i farmaci e può essere effettuato su tutti i pazienti escluso i favici e donne in gravidanza.  
Contatti: https://www.ossigenoozono.it/It/Home
 —immediapress/salute-benesserewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *