Ucraina, Conte: “Zelensky non decide condizioni pace”

(Adnkronos) – "Non lascerei al presidente dell'Ucraina Zelensky il compito di decidere come e quando sedersi al tavolo e a quali condizioni". Così il leader del Movimento Cinque StellGiuseppe Conte al Forum in Masseria intervistato da Bruno Vespa. "Zelensky è in guerra ed è diventato giustamente un eroe anche grazie ai nostri aiuti. Fermo restando che tutti noi lavoriamo per difendere la sua sovranità territoriale, siamo anche noi indirettamente coinvolti nel conflitto e abbiamo pieno titolo per sederci a un tavolo: non possiamo offrire a Zelensky una cambiale in bianco perché dica come e quando fare la pace, se deve vincere o se deve arrivare a Mosca".  “Ascolto dalla Masseria di Vespa uno scandaloso Conte: per lui se non si arriva alla pace è colpa di tutti, tranne che di Putin. Nessuna cambiale in bianco a Zelensky, dice il leader del M5S: invece Putin può tranquillamente invadere un Paese democratico, deportare bambini, uccidere civili inermi distruggendo città e paesi. La verità è che Conte è un pacifinto che pensa che la resa dell’Ucraina e l’oppressione del suo popolo possa avvicinare alla pace”, scrive su Twitter il segretario di Più Europa Riccardo Magi. "Parole inaccettabili, quelle pronunciate da Giuseppe Conte sulla crisi ucraina. Incomprensibile il tono indispettito riservato a Zelensky, quasi colpevole di chiedere e ricevere sostegno dalla comunità internazionale. Forse Conte non ha ancora chiaro che la Russia ha calpestato il diritto internazionale invadendo una nazione sovrana, raso al suolo intere città, attaccato civili inermi. Sappia Conte che senza giustizia non esiste la pace, e quella che chiede lui si chiama resa ai disegni di Putin", dichiara Matteo Richetti, capogruppo di Azione-Italia Viva alla Camera dei deputati. "Se è vero che lo stile è l’uomo (e la donna), le affermazioni di Giuseppe Conte, paggetto del governo nella masseria di Vespa, ci confermano i rischi mortali corsi dall’Italia con i due governi da lui presieduti. L’Italia 'scendiletto' degli alleati occidentali, detto da chi stava per farne un pupazzo nelle mani di Putin, Xi e Trump, è un’espressione volgare pronunciata da chiunque ma indegna quando a dirla è un ex presidente del Consiglio. Un personaggio davvero indecoroso Conte, un trasformista pronto a tutti gli accordi sopra e sottobanco, senza ideali e senza un’etica. Chissà se nel Pd qualcuno comincerà a riflettere seriamente sulla dimensione politica inquietante di questo signore. Gli ucraini devono ringraziare il cielo se in mezzo alle sciagure che vivono gli è stato risparmiato di trovarsi Conte a palazzo Chigi", dichiara Daniela Ruffino (Azione). "Raramente ho ascoltato un minuto di pusillanimità più pura. Se Zelensky porta la mimetica è perché l’esercito russo, i cui ufficiali andavano liberamente a passeggio per l’Italia nella primavera del 2020, bombardano il suo Paese. Non tutti i capi di governo sono degli eroi, evidentemente", è il post di Ivan Scalfarotto di Iv su twitter.  "Conte vuole conferire il premio della pace a Vladimir Putin? L’incredibile leader del M5S sulla guerra bacchetta tutti: Zelensky, la Nato, l’Europa, naturalmente l’Italia. Guarda caso, salva solo il dittatore russo, che evidentemente non sta invadendo nessuno. E non è solo cosa, ma anche come l'ha detto. Un'enfasi del genere per dire che l'#Ucraina non ha diritto a decidere del proprio futuro è degna della peggiore propaganda filorussa. Semplicemente vergognoso": così Nicola Danti, eurodeputato di Iv, su Twitter.  "Le parole di Giuseppe Conte durante l’incontro con Bruno Vespa, sono semplicemente incredibili. Non una parola su Putin, come se la guerra in Ucraina fosse un’invenzione dei media. Non una parola sulle vittime, sul sopruso dei Russi", afferma l’esponente di Lde, Andrea Marcucci.  —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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