Taiwan, la scommessa del vino italiano

(Adnkronos) – Sebbene Taiwan conti solo 23,6 milioni di abitanti, il mercato taiwanese del vino è tra i principali in con un controvalore di oltre 250 milioni di euro. Il settore vinicolo si rivolge ad un mercato che rientra nei “top five”, ovvero tra i cinque principali mercati dell’Asia che includono Giappone, Cina, Corea del Sud, Singapore e appunto Taiwan. Un mercato in pieno sviluppo che nonostante la pandemia (il periodo più delicato è stato il 2021) è tornato al suo massimo sviluppo. Per Taiwan è prevista infatti una crescita del PIL pro-capite (oggi di 28mila dollari, piuttosto elevato), con un tasso annuo tra il 2 e il 3%.  Tuttavia il consumo di vino sull’isola, sempre pro-capite, è ancora largamente inferiore rispetto ai consumi di vino di Hong Kong o Singapore, ma il doppio rispetto a quello equivalente della Cina. Il mercato è governato da un monopolio che ha visto man mano aumentare il numero di importatori sempre più coinvolti direttamente per distribuire il prodotto su tutto il paese, non esistendo a Taiwan una produzione propria vitivinicola. Uno degli elementi che ha permesso lo sviluppo del settore e la diffusione della cultura del vino è il “bringing your own wine”, la possibilità di portarsi il proprio vino in tutti quei locali, in particolar modo ristoranti, che sono sprovvisti di licenza per alcolici.Leggi l'articolo completo su Vendemmie.Adnkronos – Vendemmie
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