Sinagra, nella domenica del “Nocciola day” l’assessore regionale Elvira Amata ha incontrato i sindaci per rilanciare la produzione dei Nebrodi

Nella domenica del “Nocciola day”, festa nei territori della nocciola che unisce i comuni italiani aderenti alla rete “Città della nocciola” nella giornata dedicata alla produzione di qualità Made in Italy (per promuoverne sia conoscenza che corretto utilizzo),  si punta al rilancio della produzione sui Nebrodi, fortemente in crisi a causa di una presenza eccessiva e inarrestabile dei ghiri tra i noccioleti che danneggiano le produzioni: su circa 12.000 ettari di noccioleti si stima un danno annuo tra il 70 e 80% del possibile raccolto. Il danno causato dal roditore va ad aggravare la crisi del settore inducendo tanti produttori ad abbandonano la coltivazione dei noccioleti, con le conseguenti ripercussioni di ordine economico, sociali ed ambientali. La ’”Comunità della Nocciola dei Nebrodi”, e in primis l’ex sindaco Enzo Ioppolo, ha riportato il problema alla ribalta investendo l’assessore ai Beni Culturali e all’Identità Siciliana, durante un incontro con sindaci e amministratori che si è svolto a Sinagra. Oltre al primo cittadino sinagrese Nino Musca e all’assessore Concetta Ioppolo, Basilio Ridolfo di Ficarra, il vice sindaco di Montalbano Elicona Fabio Truglio, il sindaco di Raccuja Ivan Martella, il primo cittadino di Naso Gaetano Nanì, quello di Longi Antonino Fabio e gli esperti agronomi Basilio Galati e Daniele Mento, tra l’altro vice presidente dell’Ordine degli agronomi di Messina. “Occorre cogliere gli input e puntare a delle scelte per un nuovo equilibrio ecologico e produttivo – ha detto l’assessore Elvira Amata – come portatori di interessi comuni i sindaci del comprensorio di Sinagra mi hanno offerto vari spunti di riflessione perché si possa rilanciare la nocciola, vera protagonista di una filiera che deve portare a determinati risultati, ovvero ad un importante sviluppo economico di questo territorio e quindi alla commercializzazione a livello internazionale, di questo eccellente prodotto, come tanti altri prodotti tipici ed identitari dell’isola, biogici, dop, doc, igp che hanno un brand Sicilia”. E l’obiettivo deve solo unire verso la direzione dei risultati da ottenere. “Siamo proprio all’ultima spiaggia, manca il colpo di grazia per ammainare definitivamente bandiera – ha detto Enzo Ioppolo della ’”Comunità della Nocciola dei Nebrodi”– occorre una sinergia immediata con le istituzioni sia regionali che nazionali per fare in modo di arginare questo fenomeno che presto non darà scampo alla residua economia nebroidea, ponendo sulla via del tramonto un settore produttivo di eccellenza per il territorio dei Nebrodi. Questo non ce lo possiamo assolutamente permettere per noi e nei confronti delle future generazioni, verso le quali abbiamo l’obbligo di custodire e tramandare il grande patrimonio culturale, enogastronomico e paesaggistico che ci è stato lasciato dai nostri antenati, puntando a modelli di sviluppo endogeno del territorio fondati su tipicità, tradizioni e turismo gastronomico di ottimo livello”.

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