Sauro Pellerucci: umanesimo e sostenibilità per vincere la sfida della transizione digitale

(Adnkronos) – Il Presidente di Pagine Sì ospite dei “Dialoghi d’Impresa” di Piccola Industria Confindustria Lecce Lecce, 24 aprile 2023. Si è svolto giovedì 20 aprile il terzo appuntamento di Dialoghi d’Impresa, iniziativa promossa dal Comitato Piccola Industria Confindustria Lecce e dalla sua Business School.  Il webinar, dal titolo SOSTENIBILITA' DIGITALE – TRASFORMAZIONE DIGITALE E SVILUPPO SOSTENIBILE, ha ospitato l’imprenditore umbro SAURO PELLERUCCI, Presidente del Consiglio di Amministrazione di Pagine Sì! S.p.A., opinionista, autore di editoriali, appassionato scrittore di romanzi, responsabile Comunicazione del Gruppo Tecnico Responsabilità Sociale d’Impresa di Confindustria (dal 2016 al 2020) e Membro del Consiglio di Amministrazione della ALUISS – Associazione per la Libera Università Internazionale per gli Studi Sociali. Dopo i saluti introduttivi del Presidente Confindustria Lecce Nicola Delle Donne, che ha posto l’accento sulla “straordinaria attualità” del tema della sostenibilità digitale e sul fatto che “la tecnologia vada sempre concepita a sostegno dell’uomo e non come sostitutiva dell’uomo”, si è avviato il dialogo tra il Presidente del Comitato Piccola Industria Confindustria Lecce Roberto Marti e il Presidente di Pagine Sì Sauro Pellerucci. A moderare il dibattito Maria Rosaria Polo, responsabile dell’ufficio stampa di Confindustria Lecce. Stimolato da Marti a riflettere sul rapporto dell’Italia con gli sviluppi della ricerca OpenAI, l’imprenditore umbro non ha avuto dubbi nel rispondere che: “se c’è un Paese nel mondo che sia stato in grado di costruire imprese, piccole o medie, all’insegna della creatività, in un modello sociale inclusivo
fondato sulle comunità e dunque perfettamente in linea con la digital transformation che stiamo vivendo, quel Paese è proprio l’Italia. Il Made in Italy è sinonimo di qualità ed eccellenza in tutto il mondo, perché la fantasia delle piccole e medie imprese italiane che operano per esempio nel settore manifatturiero, non ha eguali. È per questo che l’intelligenza artificiale è per l’Italia una grande opportunità da non subire passivamente, ma da accogliere, regolamentare e governare nel migliore dei modi”. Pellerucci ha poi aggiunto: “il convoglio della digitalizzazione viaggia con grande velocità, dobbiamo obbligatoriamente salirci a bordo. Con esso ci sarà un radicale cambiamento paradigmatico”. Il suo consiglio alle PMI italiane è quello di aprirsi senza paura a questo nuovo scenario, affidandosi ad aziende specializzate, senza appaltare in toto la gestione del loro sviluppo digitale, ma facendosi prendere per mano in un cammino partecipato da compiere insieme. Due altri temi centrali del dialogo fra Marti e Pelleruccisono stati proprio quelli della interconnessione e dell’interlocuzion
e. Introducendo il tema dell’Industria 4.0, Marti ha invitato Pellerucci a un nuovo spunto di riflessione sull’argomento: “l’imprenditore è tale se guarda al cambiamento come un’opportunità. Le macchine supportano l’uomo nel suo lavoro ormai da secoli, è per questo che non vivo con timore l’integrazione uomo-macchina, in una visione che pone al centro una connessione di saperi. Con l’ausilio della filosofia, occorre comprendere e analizzare i cambiamenti legati alla produzione automatizzata, ed eventualmente lenirli. Per esempio, se l’intelligenza artificiale producesse ulteriore differenziazione economica, sarebbe certamente dannoso, ma se si gestisse e redistribuisse equamente la nuova ricchezza così prodotta, allora non potrà che essere una svolta positiva per l’umanità”, ha evidenziato il Presidente di Pagine Sì! S.p.A. – Digital Human Company. L’uomo e la sua creatività saranno allora sempre al centro dell’impresa perché insostituibili, ed è così che l’Internet of Things (Iot) e l’Intelligenza Artificiale (AI) rientrano in quello che potrebbe essere definito un “nuovo umanesimo tecnologico”, in cui tecnologia e sistemi digitali dovranno essere compresi ed indirizzati a favore della collettività.  “Ottimismo, propositività, responsabilità sociale, umanità, sostenibilità ambientale, sono le componenti fondamentali per fare un’impresa che crei valore. L’imprenditore, per essere tale, deve cercare costantemente nuovi stimoli, nuove opportunità, aprendosi continuamente al cambiamento e suscitando interesse per ciò che fa. Non ci si può ripetere pedissequamente, occorre invece innovare e creare il nuovo, custodendo il passato e favorendo nella propria impresa un ambiente inclusivo e positivo, sempre”, ha proseguito l’imprenditore umbro, le cui parole trovano riscontro in una esigenza sempre più avvertita da parte dei lavoratori italiani, per i quali, come emerso da recenti indagini, il benessere psicofisico e la flessibilità oraria sono diventati prioritari rispetto allo stipendio e ai classici benefit materiali. Pellerucci nel 2015 ha fondato l’associazione “Io Sono una Persona Perbene”: “un progetto nato per contrastare il martellante flusso di informazioni negative provenienti dai media, che diffondono perlopiù notizie di atti malvagi ed efferati. È per questo che ho voluto lanciare la normalità delle persone perbene, esortando a non stupirsi di fronte al bene ma anzi, imparando a darlo per scontato. Stupirsi dunque di chi fa del male e non di chi fa del bene, perché così chi fa del male sarà percepito come un diverso, come la minoranza, e non viceversa”, ha spiegato l’imprenditore della Digital Company più Human di Italia.  Dopo circa due ore di intenso dialogo, scandito da tante domande giunte da vari imprenditori salentini collegati da remoto, l’incontro è stato concluso dal Direttore di Confindustria Lecce Antonio Martella che si è soffermato sul significato più filosofico del concetto di innovazione, ricordando come il progetto Dialoghi d’impresa sia nato per stimolare un confronto di idee ed opinioni su temi cruciali per lo sviluppo umano ed economico del nostro Paese, coinvolgendo, come nel caso di Pellerucci, nomi di spicco del panorama imprenditoriale italiano, in dialogo con imprenditori salentini.  Contatti:  

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