Saponara, la processione dell’Immacolata ha chiuso i tre giorni di festa speciale

La processione dell’Immacolata di ieri ha chiuso i tre giorni di festa speciale a Saponara, un lungo ponte che comincia con la festa del patrono e l’avvio dei canonici tre giorni dell’anno più importanti per la comunità, e si é rinnovato mercoledì sera il rito tradizionale della processione del “Quadrittu dell’Immacolata”. Già il 6 dicembre grande devozione per San Nicola e la processione del simulacro argenteo e della reliquia di San Nicola per le vie del centro. Poi la sera dopo la religiosità ha riportato le lancette indietro nella storia, nelle tradizioni più sentite dei saponaresi. Le origini della festa sono collegate ai fermenti sociali del XVII secolo, quando, secondo la tradizione, i “carbonai” si sarebbero ribellati alla nobiltà, al clero e alla borghesia di Saponara per i soprusi subiti. Essi, costretti a trascorrere gran parte dell’anno fra i monti, di fatto restavano esclusi da ogni attività, finché, scesi all’improvviso dalle montagne, decisero di far sfilare in processione, proprio il 7 dicembre di un anno imprecisato, nelle ore notturne, un quadro della Vergine da loro “preso in prestito” dalla chiesa dell’Immacolata. Al termine, il quadro fu restituito alla chiesa di appartenenza. Nella suggestiva processione del “quadro dell’Immacolata” sfilano i “fiaccolari”, fedeli che recano grandi torce accese per rischiarare il percorso.  E ieri la solenne festa dell’Immacolata con la processione articolata con canti tradizionali, affidamento alla Madonna e omaggi floreali, prima dei fuochi pirotecnici. I momenti religiosi si concluderanno comunque domenica prossima con la riposizione del simulacro dell’Immacolata nella sua edicola.

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