Sanremo 2024, l’Estetista Cinica: “La visibilità è sempre un’arma a doppio taglio”

(Adnkronos) – “Il mio successo si è sempre basato sull’interazione onesta e spontanea con il pubblico. Essere a Sanremo con VeraLab significa coltivare il rapporto diretto con la nostra community e dialogare con chi ancora non ci conosce” anche se la visibilità è sempre un'arma a doppio taglio. Così l’estetista cinica, all’anagrafe Cristina Fogazzi, torna con il suo brand Veralab a Sanremo per la 74esima edizione del Festival. Il marchio di skincare si riconferma partner della manifestazione e anima la città con una gigantesca ruota panoramica brandizzata VeraLab, alta 25 metri nei toni del rosa e del fucsia tipici del marchio. “Sanremo è diventato l'evento più importante in Italia e tornare qui è sempre emozionate e molto faticoso. Ma è anche un momento di grande soddisfazione per tutta la squadra che ci ha lavorato”.  La ruota panoramica è gratuita e a disposizione di tutti e nell’area accoglienza ai piedi dell’installazione sarà inoltre possibile partecipare a giochi e intrattenimenti. L’idea della ruota, racconta all’Adnkronos l’estetista cinica, “è in sintonia con noi che abbiamo sempre questa voglia di andare sul territorio e animarlo. La trovo molto vera” che è la vera chiave del successo di Cristina e il suo brand. “Quando incontro le persone è sempre una grande gioia e devo dire che mi fa sempre piacere quando mi dicono che sono un modello positivo, ovvero una donna che fa l’imprenditrice e che parla del corpo in termini di accettazione. E’ una grande soddisfazione se oltre a fare business si riesce anche a trasmettere un messaggio importante”.  E la credibilità è tutto, soprattutto per gli influencer che in questo periodo non stanno avendo vita facile: “è complicato e sono tanti gli errori che si possono fare ma quando si sbaglia con la visibilità è sempre un filo più pericoloso” spiega la Fogazzi che aggiunge: “la visibilità è un'arma a doppio taglio che nel mio caso mi ha aiutato a fare impresa ma bisogna fare attenzione. Abbiamo un faro puntato addosso che da una parte ci ha permesso di diventare grandi e importanti” ma che a volte non perdona l’errore: “noi abbiamo sbagliato una volta e da lì abbiamo veramente in azienda più telefonate con lo studio legale che con i nostri genitori”. E intanto l’Agcom detta nuove regole per gli influencer: “allora le regole sono cambiate più per sentito dire. Nel senso che le regole c'erano già che poi non venissero rispettate questo è un altro conto”. Fino a quando Agcom non chiuderà il tavolo tecnico, tutto resta come prima: “le regole c'erano e c'erano anche le persone che le hanno sempre e comunque rispettate”. Le regole, dunque, sono state solo ribadite ma forse, conclude la Fogazzi, “ci si è resi conto che la situazione è più complessa rispetto ad una normale la pubblicità televisiva”. —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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