Safari in Tanzania: come organizzarlo

(Adnkronos) – Milano, 12 Dicembre 2023. Ami viaggiare? Se ti sei imbattuto in questo articolo, vuol dire che hai scelto di vivere un'esperienza straordinaria per la tua prossima vacanza, magari in un safari in Tanzania con https://www.primalandsafaris.com/. Se l’intenzione è veramente questa, devi sapere che nei parchi in cui vengono svolti i game drives, il rispetto per gli animali e per la natura è una priorità assoluta.  Detto questo, andiamo a vedere i passi da intraprendere per pianificare un safari in Tanzania, parlando soprattutto di durata e costi, al fine di aiutarti nella scelta dell'itinerario più adatto alle tue esigenze. Sei pronto? Andiamo!  Perché proprio un safari in questo posto? La Tanzania offre parchi enormi e meno affollati, la possibilità di osservare gli gnu che emigrano durante l’anno, combinarlo con una vacanza in spiaggia a Zanzibar e fare un'escursione sul Kilimanjaro.  Inoltre, puoi avvistare i famosissimi Big Five, Big Seven, Big Small e gli Special Five, creando un'esperienza unica che sembra riportare indietro nel tempo, nella terra dei dinosauri per essere precisi. Un safari in Tanzania è costoso. I motivi? Partiamo dai costi delle concessioni per i parchi e delle strutture ricettive, per arrivare poi ai costi di ingresso ai parchi, per il noleggio della jeep, per la guida e per le mance.  Inoltre, il prezzo dipende se si tratta di un safari privato o di gruppo, se si pernotta in campi tendati o lodge e quanti giorni dura il safari.  Se il budget non è un problema, puoi optare per un safari su misura che ti permette di avere una jeep e una guida a disposizione per personalizzare l'esperienza.  Il nostro consiglio è di seguire il tuo istinto da viaggiatore e diffidare da tour operator che offrono promesse senza garanzie.  Ci sono alcune domande da dovresti porti prima di scegliere un tour operator, come il numero di persone in macchina, se si farà parte di un gruppo, il tipo di fuoristrada utilizzato, la possibilità di avere un posto vicino al finestrino, la disponibilità di ricaricare dispositivi elettronici, l'affidabilità del parco auto, la presenza di aria condizionata e di un binocolo per l'avvistamento degli animali, e se la jeep comunica via radio con altre auto.  È anche importante la reputazione del tour operator, quindi controlla prima di prenotare per evitare di ritrovarti con una guida non qualificata o mezzi non idonei.  Nel caso di una piccola agenzia con poca presenza online, il consiglio è di chiedere alcuni contatti per avere delle referenze.  Come scegliere l'itinerario giusto per un safari in Tanzania? Dopo aver scelto la compagnia e stimato i costi, devi pianificare attentamente l'itinerario, tenendo conto del tempo necessario per i trasferimenti tra i parchi nazionali.
 Il nostro consiglio è di aggiungere un'ora extra alle stime per eventuali ritardi o imprevisti. Inoltre, i parchi non sono vicini tra loro e per i trasferimenti potrebbe volerci anche mezza giornata di viaggio. Per quanto riguarda i parchi nazionali da visitare, ti consigliamo Serengeti e Ngorongoro come destinazioni principali per un safari in Tanzania, seguiti dal Tarangire e dal Lago Manyara.  Questi quattro parchi sono sufficienti per un safari di sette giorni e sei notti, ma se vuoi rimanere più a lungo, ci sono altre mete come il Lago Eyasi, il Parco Nazionale di Arusha, il Lago Natron e il Cratere Empaakai.  Il numero di giorni ideali per un safari in Tanzania è direttamente connesso alla tua disponibilità economica e dalle tue preferenze personali.  Se viaggi con i bambini, 5 giorni potrebbero essere la scelta migliore per evitare stanchezza e mancanza di interesse.  Un safari di 1 o 2 giorni è sconsigliato perché la strada per raggiungere i parchi è lunga e potresti arrivare quando gli animali si nascondono.  Un'alternativa potrebbe essere scegliere un solo parco e pernottarci almeno due notti. Il consiglio che ti diamo è quello di includere nel safari i parchi del Serengeti e del cratere di Ngorongoro, e considerare almeno
5 giorni per aggiungere un altro parco a scelta. La stagione secca è il momento migliore per fare un safari perché è più facile avvistare gli animali. Tuttavia, la bassa stagione ha i suoi vantaggi, come prezzi più bassi e parchi meno affollati.  Durante tutto l'anno si può assistere alla grande migrazione degli ungulati in diverse parti del Serengeti. Ti ricordiamo che le stagioni in Tanzania sono tre: la stagione delle piogge, la stagione secca e la stagione delle piogge brevi.  
Per maggiori informazioni
 Sito web: https://www.primalandsafaris.com/ —immediapress/turismowebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *