Rotary, a Roma progetto di co-housing

(Adnkronos) – Un progetto che aiuti le persone non solo a far fronte a un bisogno immediato e urgente come quello abitativo, ma soprattutto favorisca la riconquista dell’autonomia e il reinserimento sociale. Per questo, a Roma, è nato “Rotary per Casa Arca degli Esposti”, l’iniziativa che prevede l’attivazione di un servizio di co-housing, nel quale l’accoglienza è solo il primo passo. Un immobile confiscato alla criminalità organizzata e assegnato dal Ministero dell’Interno a Fondazione Progetto Arca ONLUS, grazie alla sinergia con il Distretto 2080 del Rotary International (che raggruppa i 98 club di Roma, Lazio e Sardegna) diverrà una sorta di “condominio sociale”, base per offrire alle persone accolte gli strumenti necessari per un percorso di autonomia abitativa e lavorativa, mirato a restituire dignità e (ri)progettare una vita e un futuro.  Il progetto è stato presentato ieri sera a Roma, nella Basilica di Santa Maria ad Martyres al Pantheon, in occasione del concerto di musica sacra che ha aperto la raccolta fondi. Protagonista l’Orchestra dei ragazzi del Conservatorio” Licinio Refice” di Frosinone, diretti dal Maestro Simone Genuini, con la partecipazione dell’Organista Paolo Tagliaferri. Secondo una recente indagine Istat, in Italia le persone senza fissa dimora sono oltre 96mila: di queste, oltre 22mila solo a Roma, la città con il più alto numero. La “Casa”, nel XIV Municipio, sarà, infatti, punto di partenza di un percorso di inclusione che prevede azioni strutturate per favorire l’integrazione: segretariato sociale, supporto nella cura e nella tutela della salute psico-fisica, consulenza e assistenza legale, promozione di percorsi di orientamento ai servizi e al lavoro, bilancio di competenze, corsi di formazione, tirocini, supporto nella ricerca attiva del lavoro e inserimento lavorativo. Le persone coinvolte nel percorso verranno supportate da un’équipe multidisciplinare (educatori, formatori, mediatori, psicologi, assistenti sociali), formata per offrire un intervento basato sulla relazione e sulla proposta, definendo con ognuna un progetto individuale di cambiamento. “Si tratta di un approccio innovativo e mirato, mai sperimentato prima a Roma, che rende reversibile la condizione delle persone senza dimora e in grave marginalità sociale, riaccendendo in loro la speranza. L’impatto positivo di questa iniziativa non riguarda solo i beneficiari, ma la comunità e la società nel suo insieme”, dichiara Maria Carla Ciccioriccio, Governatore del Distretto 2080 del Rotary. “Grazie all’assegnazione di questo immobile, per cui siamo onorati e orgogliosi di aver vinto il bando del Ministero dell’Interno, possiamo portare anche a Roma l’esperienza che da molti anni concretizziamo a Milano, nostra prima sede. Pensiamo anzi più in grande, per dare vita a un innovativo progetto di accoglienza per persone senza dimora che si basa su uno dei pilastri della nostra mission: la casa. Luogo intimo e protetto, è dalla casa che tutto può ricominciare, per riconquistare se stessi e la propria autonomia, per raggiungere l’autonomia economica, abitativa e sociale”, aggiunge Alberto Sinigallia, presidente Fondazione Progetto Arca. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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