Roccavaldina promuove la cooperazione con la città del Togo Wawa 2 che viene sostenuta dalla “Missione Speranza e Carità” di Fratel Biagio Conte

Cooperazione internazionale fattiva in Sicilia, dove un consigliere comunale di Wawa2 Ilessoumi kossi Esséyi e il segretario generale della ONG AJEONA
Kokou laurent Essiomkey, hanno fatto tappa in Francia e poi in Italia. In missione in Europa, una delegazione del comune di Wawa 2 si è recata sul suolo italiano dopo un soggiorno in Francia, dove si sono svolte trattative per lo sviluppo comunitario del comune africano. La delegazione comune di Roccavaldina, presso la sede regionale della Croce Rossa Italiana a Messina, a Milazzo con i menbri della ONG MISERERE e con fra tonino Bono religiosi a barcellona pozzo di gotto si è discusso di azioni sociali da realizzare a favore dello sviluppo sostenibile delle comunità di il comune di Wawa 2. Al termine delle discussioni sono state prese importanti decisioni con l’obiettivo di fare di Wawa 2 un comune in pieno sviluppo. La delegazione togolese si è assicurata un progetto per costruire un centro ospedaliero sanitario nel comune di Wawa 2 in un terreno che sarà donato alla MISSIONE SPERANZA e CARITÀ di FRATEL BIAGIO CONTE dove tutto avrà inizio con l’installazione di una CROCE lunga 6 metri e larga 3 metri di legno di castagnoche sarà spedito in un contanier con attrezzature mediche e di un’ambulanza. Il consigliere comunale ILESSOUMI Kossi Eseyi, capo della delegazione, a nome del sindaco Bossiade Koudjo nonché dell’intero Consiglio comunale del comune di Wawa 2, ha espresso la sua gratitudine al sindaco di Roccavaldina Salvatore Visalli, alla ONG MISERERE, alla Croce Rossa, senza dimenticare la famiglia di Luigi Floridia per l’ospitalità offerta alla delegazione. Cogliendo l’occasione, il consigliere comunale ILESSOUMI Kossi Eseyi ha reso il meritato omaggio al Presidente della Repubblica del Togo, Faure Essozimna Gnassingbé, in primo luogo, per aver incaricato il suo governo di concedere ai membri della delegazione l’autorizzazione a lasciare il territorio, e soprattutto il tutto, per la sua politica di pace, e per l’attuazione del processo di decentralizzazione, garanzia di uno sviluppo comunitario sostenibile.

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