Primarie Usa 2024, DeSantis si ritira dalla corsa e appoggia Trump

(Adnkronos) –
Il governatore della Florida Ron DeSantis ha annunciato il suo ritiro dalla corsa alle primarie repubblicane per la scelta del candidato alla presidenza degli Usa e ha annunciato che avrebbe appoggiato l'ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Lo ha annunciato DeSantis in un video messaggio pubblicato sui social network. "Sono orgoglioso di aver mantenuto il 100% delle mie promesse e non mi fermerò ora. Per me è chiaro che la maggioranza degli elettori delle primarie repubblicane vuole dare un'altra possibilità a Donald Trump… Anche se ho avuto disaccordi con Donald Trump, ad esempio sulla pandemia di Coronavirus e sulla sua elevazione di Anthony Fauci, Trump è superiore all'attuale presidente in carica Joe Biden. Questo è chiaro", sottolinea DeSantis. "Ho firmato un impegno a sostenere il candidato repubblicano e onorerò quell'impegno. Ha il mio appoggio, perché non possiamo tornare alla vecchia guardia repubblicana di un tempo o alla forma riconfezionata di corporativismo riscaldato che Nikki Haley rappresenta". Ron DeSantis getta la spugna e non parteciperà alla corsa per la candidatura dei Repubblicani alla Casa Bianca. Rieletto governatore della Florida con percentuali di voto da record, il 45enne repubblicano, di origine italiana sia da parte di madre che da parte di padre, aveva lanciato ufficialmente la sua campagna per la Casa Bianca nel maggio del 2023, con la promessa di replicare a livello nazionale la battaglia contro liberal, gay e in generale tutto quello che la destra bolla come 'woke' condotta in Florida.  Grande oppositore delle misure anti-Covid e chiusure adottate durante la pandemia, per tutta la scorsa estate DeSantis è apparso come l'avversario più temibile per il tycoon, che infatti lo ha subito preso come bersaglio dei suoi attacchi. Sempre secondo, ma a distanza di diverse decine di punti da Trump, nei sondaggi, il repubblicano però negli ultimi tempi era apparso sempre meno come una vera alternativa all'ex presidente, anche perché punta alla sua stessa base elettore estremista ed orientata all'ideologia Maga.  Prima di essere eletto governatore della Florida nel 2018, allora con l'entusiastico sostegno dell'allora presidente Trump, DeSantis è stato deputato dal 2013 alla Camera e uno dei membri fondatori del Freedom Caucus, la fazione di estrema destra del partito repubblicano. Cresciuto in Florida, si è laureato in Giurisprudenza a Yale ed ha servito in Marina come avvocato militare. E nei mesi scorsi ha suscitato polemiche il lavoro che ha svolto con i detenuti del campo di prigionia di Guantanamo. E' sposato con l'ex giornalista televisiva Jill Casey, ha tre figli. Donald Trump in vantaggio di undici punti su Nikky Haley, a due giorni dalle primarie repubblicane nel New Hampshire, primo vero banco di prova per la corsa alla nomination per la Casa Bianca dopo i caucus di una settimana fa nell'Iowa. Secondo un sondaggio, condotto dalla Cnn e dall'Università del New Hampshire, prima della decisione di DeSantis, l'ex presidente americano avrebbe avuto il 50% dei voti contro il 39% dell'ex governatrice della Carolina del Sud ed ex ambasciatrice americana all'Onu. Risultava, quindi, praticamente fuori gioco il governatore della Florida, Ron DeSantis, che oggi si è ritirato e sarebbe rimasto inchiodato a un misero 6%. Ai caucus in Iowa del 15 gennaio, Trump aveva stravinto con il 51%, seguito, a sorpresa, da DeSantis al secondo posto, con il 21%, mentre la Haley era arrivata terza con il 19% dei voti.  —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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