Milazzo, quattro consiglieri chiedono l’annullamento del nulla osta rilasciato dal Comune al DPSS

Richiesta di annullamento del nulla osta rilasciato dal Comune di Milazzo per il Documento di Pianificazione Strategica di Sistema Portuale. Lo chiedono i Consiglieri comunali di Milazzo Italiano Lorenzo, Crisafulli Giuseppe, Andaloro Alessio e Maisano Damiano con una missiva indirizzata al Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale dello Stretto e p.c. al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, al Presidente della Regione, alla Deputazione nazionale e regionale, al Sindaco di Milazzo, al Presidente del Consiglio Comunale di Milazzo. Ecco la lettera integrale:”Richiesta annullamento del nulla osta rilasciato dal Comune di Milazzo al DPSS per violazione dei diritti del Consiglio Comunale – si legge – La presente per chiedere formalmente a codesta Autorità di sistema portuale di non tener conto del nulla osta rilasciato nell’anno 2022 dal Comune di Milazzo con un atto firmato solo dal Sindaco e dall’assessore ai lavori pubblici al documento di programmazione strategica per violazione dei diritti del Consiglio Comunale e della minoranza consiliare che è espressione dei cittadini. Le scelte riguardanti il porto di Milazzo debbono essere concertate e non possono essere fatte da due persone, benché amministratori. Infatti è palese, anche sulla base del dettato normativo di riferimento, la lesione del diritto delle minoranze ma anche dell’intera cittadinanza visto che non risultano, atti alla mano, mai convocate conferenze di capigruppo o altre riunioni nel corso delle quali si è parlato della pianificazione futura del porto di Milazzo. E non ci si venga a dire che dopo l’adozione del DPSS, abbiamo 45 giorni per le modifiche in quanto la parte che riguarda i piani regolatori dei singoli porti è subordinate alle scelte già fatte dall’Autorità di sistema con l’adozione del documento. Qui c’è in gioco il futuro della città e il nostro porto rischia di diventare come quello di Gioia Tauro, base di container e sede di collegamenti dei mezzi pesanti. Basta leggere infatti il documento nella parte che parla della banchina XX Luglio e dei piazzali e della strada camionabile. Non è questo che vogliamo e siamo certi che non lo voglia la città. L’ipotesi di Giammoro è solo fumo negli occhi visto che il pontile, per il quale si sono spesi 40 milioni di euro, potrà funzionare solo poche volte all’anno per questioni legate alle condizioni meteo-marine. E nei restanti mesi cosa succederà? Ci sarà il porto di Milazzo pronto ad accogliere Tir e grosse navi. Altro che turismo! Un porto al servizio del commercio pesante. Questa è la strategia dell’Autorità di sistema col supporto dell’Amministrazione comunale. Invochiamo a tal proposito l’intervento della Corte dei Conti sulle somme spese per la costruzione di un “pennello” da 40 milioni di euro con una operatività limitata e soprattutto non funzionante per buona parte dell’anno. Alla deputazione nazionale e regionale chiediamo uno scatto di orgoglio visto che rappresentano anche la città di Milazzo. Le decisioni solitarie portano sempre alle derive in qualsiasi campo. Il presidente dell’Autorità portuale deve tornare in Aula e confrontarsi con i rappresentanti dei cittadini, così come peraltro prevede la normativa, in materia di pianificazione strategica. Non si può tollerare nel nostro bacino portuale la previsione di un carico e movimenti di Tir e Gru come Gioia Tauro. Il porto a differenza di quello che avviene a Gioia Tauro dove è distante dal centro, a Milazzo è un unicum con la città. Esso deve avere solo una funzione turistica sia nel collegamento con le Eolie, sia per accogliere il diportismo. L’attività commerciale e la movimentazione delle merci va fatta altrove, oltre la Centrale di A2a dove si può prevedere la piattaforma logistica visto che l’area è già servita da collegamenti diretti con l’autostrada. Non servono altre strade, altre camionabili per collegare Milazzo con lo svincolo dell’A20. Smettiamola con le scelte ibride che sino ad ora ci hanno penalizzato. Questa è un fase delicata nella quale se non saremo capaci di riappropriarci delle nostre decisioni, correremo il rischio di consegnare ai nostri giovani una città senza futuro. Ecco perché ribadiamo la richiesta di rivedere ogni cosa prima di proseguire il percorso del Documento di programmazione strategica che non risulta ancora approvato, bensì solo adottato da codesta Autorità di Sistema. Distinti saluti, I Consiglieri comunali Italiano Lorenzo Crisafulli Giuseppe Andaloro Alessio Maisano Damiano”.

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