Milazzo, partecipazione dei lavoratori nelle imprese: il sindaco Midili firma la proposta di legge di iniziativa popolare della Cisl

Anche il sindaco di Milazzo Pippo Midili ha firmato, a conclusione di un confronto svoltosi a palazzo dell’Aquila col segretario generale Antonino Alibrandi, in favore della legge di iniziativa popolare proposta dalla Cisl finalizzata a garantire maggiore partecipazione dei lavoratori alla vita dell’azienda e degli enti.

“Una firma importante – ha detto il segretario generale della Cisl Messina Antonino Alibrandi che segue quella del sindaco di Messina e di altri amministratori e che testimonia la credibilità della Cisl Messina e la bontà delle argomentazioni della Cisl nazionale. Riteniamo che questa legge sia la strada da percorrere per garantire un lavoro di qualità e soprattutto gratificante sotto diversi punti di vista per tanti lavoratori. Un vantaggio per aziende e dipendenti, perché quella della Partecipazione è una opportunità che raccoglie tutte le grandi sfide di questo tempo. Il mondo del lavoro può così diventare protagonista del futuro dell’economia delle nostre città e rilanciamo anche il territorio messinese”.

La proposta di legge di iniziativa popolare prevede dunque la partecipazione dei lavoratori in azienda in tutte le forme, gestionale, finanziaria, organizzativa e consultiva. Fra i punti principali: quello relativo ai contratti collettivi che possono prevedere, su base volontaria, l’accesso dei lavoratori al possesso di azioni o di quote di capitale dell’impresa stessa, attraverso l’adozione di piani di partecipazione finanziaria dei lavoratori dipendenti. Il testo prevede fra l’altro incentivi e sgravi fiscali per le imprese che attuino piani di partecipazione e piani di consultazione attraverso la formazione degli organismi paritetici, con obblighi di formazione dei lavoratori e degli amministratori coinvolti nella partecipazione gestionale e consultive e anche un meccanismo premiale per le imprese che coinvolgono i lavoratori. Fra i possibili vantaggi per i lavoratori dunque: aumenti salariali, qualità e stabilità del lavoro, maggior produttività e competitività, zero delocalizzazioni, più investimenti, una piena coesione sociali, e rientro delle imprese dall’estero.

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