Milazzo, consegna di un murales all’ospedale Fogliani da parte degli artisti Sposari e Currò

Si è svolta questa mattina all’ospedale “Fogliani” la cerimonia di consegna alla struttura ospedaliera dell’opera d’arte realizzata dagli artisti Andrea Sposari e Salvo Currò, con la collaborazione degli architetti Rosselli ed Anastasi ed il decoratore Cassisi e donata all’Asp di Messina. Presenti il sanitario della struttura Paolo Cardia, il vicedirettore Giuseppe Cocuzza, il sindaco Pippo  Midili ed in rappresentanza del Rotary club Valle del Mela, che ha voluto questa iniziativa, l’architetto Luisa Rosselli. L’opera, denominata  “Milazzo, tra acqua, terra, volti e storia” è il risultato di una iniziativa promossa dal colorificio “I Colori di Maria” e con il patrocinio appunto del club service ed è stata realizzata in occasione del convegno “La salute nello spazio abitato” che si è svolto al MuMa all’interno del Castello di  Milazzo- alla presenza pure dell’Istituto nazionale di Bioarchitettura e della Fondazione Umberto Veronesi. 

Il lavoro dei due artisti milazzesi celebra il periodo fiorente della piana di Milazzo nel diciottesimo secolo. Il clima mite, il terreno fertile e l’abbondanza delle acque diedero un forte impulso all’agricoltura. Le floride distese di vigne ne furono un esempio. Tutta l’opera –come è stato spiegato – è attraversata da un corso d’acqua che fa dialogare gli artisti, bagnando le vigne della Piana a cui ha lavorato nel primo pannello Andrea Sposari, attraversando il pannello centrale di Salvo Currò che rappresenta, con il suo inequivocabile stile, i palazzi padronali ed il Vecchio Duomo. Infine il percorso dell’acqua raggiunge l’ultimo pannello di Sposari che attraverso i volti delle donne e degli uomini rigati e irruviditi dalla stanchezza racconta la fatica delle loro giornate nei campi, pur lasciando trasparire nei loro occhi e nel loro sorriso una serenità di tempi  antichi ormai passati. 

“Decorare un reparto di un ospedale non è solo abbellire con delle immagini un ambiente solitamente anonimo – ha detto il sindaco Midili – ma significa portare un messaggio di accoglienza, di supporto ai dottori che devono seguire il paziente e accompagnarlo per una terapia”.
E l’artista Sposari ha sottolineato la necessità della “cura dell’ambiente per cui si vive”, mentre Currò ha auspicato che altre opere possano trovare collocazione all’interno del presidio.

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