Migranti, Lollobrigida e il rischio “sostituzione etnica”: ira opposizioni

(Adnkronos) – "Non possiamo arrenderci all'idea della sostituzione etnica: gli italiani fanno meno figli e li sostituiamo con qualcun altro. Non è quella la strada". A dirlo – scatenando l'ira della segretaria Pd Schlein, di esponenti dem e del leader di Azione Calenda – è stato oggi il ministro dell'Agricoltura e della Sovranità alimentare Francesco Lollobrigida intervenendo al decimo congresso della Cisal parlando della crisi in cui versa l'Italia a proposito della "denatalità", del "calo demografico" e della questione dei migranti. Per il ministro, infatti, "le nascite non si incentivano convincendo le persone a passare più tempo a casa", il modo "è costruire un welfare che permetta di lavorare ed avere una famiglia, il modo è sostenere le giovani coppie a trovare un'occupazione, il modo è mettere in condizione tutti di leggere un dato che vede la crescita demografica viaggiare in parallelo su una migliore assistenza anche all'interno del nostro territorio nazionale, le regioni dove c'è meno welfare vedono un calo demografico molto più importante rispetto alle altre".  Un'affermazione, quella del ministro, che proprio non è andata giù al Partito democratico. A partire dalla sua segretaria: "Noi non vogliamo stare dalla parte di un ministro che parla di 'sostituzione etnica', che è – ha puntato il dito Elly Schlein intervenendo alla manifestazione a Roma contro il dl migranti – linguaggio da suprematismo bianco". E ancora: "Sono parole indegne da parte di chi ricopre il ruolo di ministro, che ci riportano agli anni '30 e vengono dette, per altro, nel giorno in cui il presidente Mattarella è in visita ad Auschwitz". "Hanno il sapore del suprematismo bianco", ribadisce, aggiungendo: "Mi auguro che Giorgia Meloni prenda le distanze con forza. Perché quando tutti i giorni ministri o alte cariche dello Stato fanno dichiarazioni di questo tipo smettono di essere incidenti ma diventa uno schema e noi ci opporremo con forza a questo schema".  Su Twitter la dura reazione del senatore Pd Filippo Sensi: "Un ministro della Repubblica che, parlando non so a che titolo della questione seria e centrale della denatalità, evoca – testuale – la pseudo-dottrina della sostituzione etnica non è degno dell’incarico che ricopre. Non credo ci sia altro da dire. Mi vergogno per lui, per noi". "Riesumare il vecchio refrain della 'sostituzione etnica' riporta il Governo ad una postura incompatibile con una presenza autorevole in Europa. Siamo di fronte ad un’involuzione sbagliata e pericolosa per l’Italia", le parole di Carlo Calenda su Twitter. "Avere al governo del Paese esponenti politici come Lollobrigida, come la stessa presidente Meloni e il ministro Salvini che usano i peggiori teoremi della razza, tipici della destra suprematista e complottista, che sono stati di ispirazione a numerosi attentati, deve farci riflettere su quanto sia in crisi la nostra democrazia. Soprattutto se queste parole vengono pronunciate il giorno in cui il nostro presidente della Repubblica Sergio Mattarella è in vista ad Auschwitz", quindi afferma il segretario di Più Europa Riccardo Magi. "Vanno combattuti politicamente perché da donne e uomini delle istituzioni non si rendono conto di quanto sia grave e pericoloso brandire quei teoremi stando nelle istituzioni e perché avendo questa cultura politica non riescono neanche a leggere e comprendere il Documento di economia e finanza che il loro governo ha elaborato. Nel Def – sottolinea Magi – si indica con nettezza che l'unica variabile in grado di influire positivamente sulla rapporto debito Pil nei prossimi decenni sarà determinato dalla capacità di governare l'immigrazione favorendo gli ingressi legali e la regolarizzazione. È un compito strategico che non può essere svolto da chi crede al complotto della 'sostituzione etnica'", conclude il segretario di Più Europa. —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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