Messina, la scommessa vinta della cooperativa Birrificio Messina sulla ribalta del Tg1 di prima serata

La realizzazione più bella per un imprenditore e padre è quando mettendoci cuore e braccia riesce a dare continuità aziendale assumendo i figli. Così è balzata agli onori meritati del Tg1 la storia di del birrificio Messina, che racconta la ripartenza dopo il buio dell’impresa peloritana. Ricevuta la lettera di licenziamento i “quindici” reduci dalla precedente esperienza hanno saputo far rinascere la “Birra dello Stretto”. Adesso, con l’assunzione di ben 11 dipendenti, alcuni dei quali figli dei soci fondatori, si punta alla quarta generazione di mastri birrai. Messinesi doc. Mimmo Sorrenti e Adolfo Giordano hanno ripercorso le tappe dell’avventura iniziata nel 2016.

Nel 1923 la famiglia Lo Presti – Faranda fondò la storica Birra Messina. Che conquistò presto prestigio e mercati. Nel 1988 la società fu acquistata dalla Dreher, poi nel 1999 la Heineken decise di utilizzare lo stabilimento messinese come impianto di imbottigliamento. Nel 2007 l’annuncio della cessazione di tutte le attività.

Dopo un’altra esperienza fallimentare con mobilità, cassa integrazione e disoccupazione e un lungo periodo di presidio e di protesta, seguì il progetto della rinascita. Nel 2013 nacque la Cooperativa Birrificio Messina. La prima birra è stata imbottigliata e confezionata il 29 settembre 2016 con la Birra dello Stretto e la Doc 15. Con la grande gioia del 26 ottobre con le birre che hanno lasciato i capannoni dello stabilimento di Larderia per essere immesse in commercio. Con un vero e proprio boom di vendite e il traguardo del milione di bottiglie raggiunto in pochi mesi. La ribalta del Tg1 di prima serata serve a raccontare una storia emblematica di riscatto. Personale e imprenditoriale.

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