Media day Confitarma, Zanetti presenta squadra e azioni prioritarie

(Adnkronos) – Si è svolto questa mattina a Roma il Media Day di Confitarma, alla presenza del Presidente Mario Zanetti, dei Vice Presidenti Mariella Amoretti, Cesare d’Amico, Guido Grimaldi, Lorenzo Matacena e del Direttore Generale Luca Sisto. L’evento è stato voluto per presentare la nuova squadra di Presidenza e le azioni prioritarie per affrontare le principali sfide che attendono nel breve e medio periodo l’armamento italiano e il Paese. “Sono orgoglioso di guidare l’associazione che da 123 anni rappresenta un settore fondamentale e strategico per l’economia e l’industria nazionali. Confitarma rappresenta oggi il 70% dell’industria armatoriale italiana che opera una flotta mercantile diversificata in tutti i settori necessari per il Paese”, ha sottolineato in apertura il Presidente Mario Zanetti.  “La composizione della squadra di Confitarma rappresenta le diverse anime dello shipping”, ha aggiunto il Presidente Zanetti. “Il nostro programma si riassume in una parola: competitività. Contribuire alla competitività dello shipping significa contribuire in modo decisivo alla competitività e all’economia dell’intero Paese. I principali driver sui quali ci concentreremo sono 4: adeguamento legislativo e amministrativo Le nostre imprese, le nostre navi, i nostri equipaggi hanno bisogno di essere supportati in un processo di adeguamento ai nuovi contesti competitivi che in Italia non è più rinviabile. È fondamentale il percorso di modernizzazione burocratica e amministrativa e di digitalizzazione, in un momento epocale come l’estensione del Registro Internazionale. Due cose su tutte: auspichiamo una rapida approvazione del Disegno di Legge Malan in discussione al Senato e continuiamo il lavoro proficuo aperto con le istituzioni, in particolare il Comando Generale delle Capitanerie di Porto, che ringrazio, per la semplificazione delle procedure e della Bandiera italiana". Secondo driver è la "Green transition. Le risorse finanziarie private, da sole, non sono sufficienti – ha detto Zanetti – a sostenere, ricerca e innovazione per lo shipping per rispondere alle importantissime sfide della decarbonizzazione. È necessario che l’Italia, come gli altri Paesi marittimi, sostenga le sue imprese in questo sforzo. L’inclusione del trasporto marittimo nel sistema ETS rischia di affossare la competitività del settore. Bisogna agire subito. Decreto Flotte. Dobbiamo continuare a lavorare tutti insieme per cercare una soluzione a una impasse evidente. Per questo abbiamo aperto un tavolo di lavoro con Fincantieri per individuare le migliori soluzioni per utilizzare le risorse disponibili nel modo più efficace per la transizione green dello shipping". Terzo driver il capitale umano e formazione: "Il lavoro marittimo – prosegue Zanetti – rappresenta una componente preziosa e fondamentale delle nostre imprese. Stiamo vivendo una fase di carenza di personale ed è prioritario portare avanti il lavoro di semplificazione e aggiornamento della normativa che disciplina l’accesso alle professioni del mare. Così come proseguire nel percorso di valorizzazione delle opportunità occupazionali che l’Economia del Mare offre, già a partire dalle scuole".  Altra priorità la sicurezza: "Come ci avete sentito dire spesso “un mare insicuro è un mare costoso”. La sicurezza della navigazione – ha sottolineato Zanetti -è fondamentale per la competitività dell’industria dei trasporti marittimi e del Paese. E questo è ancor più evidente oggi nella delicata situazione del Mar Rosso. Ringraziamo la Marina Militare e il Governo italiano che hanno accolto con immediata tempestività l’appello di Confitarma e degli armatori inviando prima Nave Fasan e ora Nave Martinengo nell’area”.  “Una delle nostre priorità – ha dichiarato il vicepresidente Mariella Amoretti con delega all’organizzazione e al bilancio – è la gestione, soprattutto nella prima delicata fase di applicazione dell’estensione del Registro Internazionale, di tutta la parte lavoristica, fiscale, previdenziale e assistenziale con i Ministeri e gli Istituti competenti. Si tratta di una rivoluzione nel settore che rappresenta un forte vettore di competitività per l’industria dei trasporti marittimi nazionale, voluto dall’Ue. Ci teniamo a ringraziare il MIT e la Direzione per il grande lavoro svolto e la professionalità dimostrata”.  “In Confitarma – ha detto Cesare d’Amico, Vice Presidente e Presidente del Gruppo Cyber/Maritime Security di Confitarma – è stato aperto il primo tavolo sul problema della pirateria marittima che ha portato nel 2011 all’emanazione di una Legge fondamentale per garantire la sicurezza dei traffici e dei nostri equipaggi. Oggi le nostre istituzioni, Governo e Marina Militare, che ringrazio ancora, hanno saputo reagire prontamente alla nuova minaccia nel Mar Rosso anche grazie a questa esperienza maturata nella medesima area. Guardiamo con attenzione all’evoluzione della situazione, consapevoli che per tutti noi il bene primario è la salvaguardia dei nostri equipaggi che sono addestrati per lavorare non per fare la guerra”.   “Sono onorato – ha dichiarato Guido Grimaldi, Vice Presidente con delega al marketing associativo – di aver ricevuto la delega per far crescere la nostra importante confederazione che è la casa degli armatori italiani. C’è un lavoro importante da continuare nel Paese, anche sotto il profilo culturale, in quanto il mare per troppo tempo non è stato considerato per il giusto valore che ha. In qualità di presidente del Gruppo Tecnico Transizione ecologica di Confitarma non posso non sottolineare l’impatto enorme che l’ETS avrà sul trasporto marittimo, così come, se non di più, la FuelEU Maritime. L’Italia deve incidere di più in Europa su temi di competitività così importanti”.  Per Lorenzo Matacena, Vice Presidente e Presidente Gruppo Tecnico Trasporti e logistica corto raggio e autostrade del mare di Confitarma, “è fondamentale che gli armatori siano coinvolti nell’iter di definizione delle infrastrutture portuali, specialmente per ciò che riguarda quelle propedeutiche alla transizione green. L’infrastrutturazione dei porti italiani è storicamente in ritardo, ma ci sono molte risorse disponibili per gli investimenti nelle infrastrutture necessarie per permettere alle navi di utilizzare carburanti alternativi e per il cold ironing. Dalla realizzazione di una infrastruttura di combustibili alternativi adeguata e tarata sulle reali esigenze delle navi, dipenderà la competitività dell’intero sistema marittimo-portuale nazionale”. —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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