Legge salva deputati, “Sud chiama Nord” ribadisce contrarietà e chiede rinvio

Il leader di Sud chiama Nord Cateno De Luca ha evidenziato in aula la forzatura che si è consumata in commissione affari istituzionale che doveva esprimere il parere sull’ interpretazione autentica dell’art.10 comma 1 lettera F e dell’art. 10 comma 2 e 10 bis della legge regionale n. 29 del 1951 che riguarda il tema dell’incompatibilità, nota come norma “Salva deputati”.

“Siamo di fronte a una forzatura. Quello che è accaduto in commissione Affari istituzionale oggi ci spinge a chiedere il rinvio della discussione e la convocazione di una nuova capigruppo. Alla luce di quanto si è verificato oggi l’unica strada percorribile appare quella di stoppare tutto e ricominciare.  Nella commissione affari istituzionali oggi si è fatto di tutto e di più per tentare di garantire il numero legale e arrivare al relativo parere. Parere che alla fine è stato esitato con tre voti favorevoli, giocando con le astensioni.

È inaccettabile che un provvedimento così importante venga approvato con soli tre voti. Nessuno vuole venire meno agli accordi che erano stati assunti, accordi ricordiamo che riguardano l’ordine dei lavori e non ovviamente il contenuto del provvedimento, ma questo Parlamento non può ignorare un provvedimento giudiziario che è stato emanato ed ha portato alla sospensione dell’On. Giuseppe Catania. Questo Parlamento, ha concluso De Luca nel suo intervento, sembra voglia sfidare la magistratura, per questo abbiamo chiesto il rinvio della discussione facendo appello al senso di responsabilità del presidente del Parlamento che non può certamente sfidare un provvedimento giudiziario già esecutivo. Sud chiama Nord ribadisce la sua contrarietà al provvedimento e  anticipa che non parteciperà al voto per evitare di essere coinvolti in possibili  trappole rappresentate dall’esito di eventuali votazioni a scrutinio segreto.”

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