La nuova veste bianca del Gaglioppo

(Adnkronos) – Il nome Brigante è un riferimento geografico: è la località dove si trovano il 90% delle vigne dell’omonima cantina Brigante e una delle future sette sottozone della nuova DOCG Cirò (la prima in Calabria) che si spera possano entrare presto in vigore. Brigante è anche un richiamo allo “spirito aziendale”, in un certo senso rivoluzionario e innovativo di una realtà vinicola che eredita un’antica tradizione che anima il presente. Il marchio FIVI si trova in testa alle bottiglie ad indicare la sostenibilità attiva in vigna e in cantina. “Definire il significato di sostenibile è difficile se ci si sofferma su una definizione giuridica e burocratica. Noi di Brigante Vigneti & Cantina definiamo sostenibile le pratiche che sono parte del nostro patrimonio e delle nostre tradizioni, quando fare viticoltura era “in sé” sostenibile. Faccio qualche esempio: utilizzare in vigna tutori di canna comune che provengono dalla pulizia dei fossi di scolo delle acque piovane oppure i lacci di ginestra per legare i tralci oppure ancora, ridurre al minimo le operazioni meccaniche e i trattamenti che sono quasi sempre preventivi e innovativi (lavoriamo molto con la confusione ormonale dei parassiti) così come in cantina, ridurre al minimo gli interventi e non utilizzare solforosa e lieviti selezionati, non filtrare dove possibile; ecco questa è per noi sostenibilità. Detto ciò, abbiamo intrapreso un percorso di certificazione di sostenibilità che spero si concluda presto”.

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