La Lazio torna a vincere, 4-1 contro la Salernitana

ROMA (ITALPRESS) – La Lazio batte la Salernitana 4-1 nel clima di contestazione dell’Olimpico. Dopo la sconfitta nel derby contro la Roma, la squadra di Tudor trova i tre punti e sale a quota 49 in classifica grazie alle reti di Felipe Anderson (doppietta), Vecino e Isaksen in una partita che presentava tra le varie difficoltà, oltre all’atmosfera e all’orgoglio dell’ultima della classe, anche un’infermeria piena: Tudor deve fare a meno di Provedel, Romagnoli, Pellegrini, Guendouzi, Zaccagni e Immobile. Dal 1′ a centrocampo ci sono Kamada e Vecino, con Felipe Anderson e Luis Alberto a supporto di Castellanos. Nelle prime dodici gare del girone di ritorno di questo campionato, Lazio (42) e Salernitana (35) sono due delle quattro squadre (insieme a Monza ed Empoli) ad aver tentato meno tiri nello specchio. Eppure, dopo quarantacinque minuti, sono già quattro i gol nel tabellino. Al 6′ Felipe Anderson penetra in area, trova campo aperto e col mancino batte Costil. Al 14′ c’è il 2-0. Dopo un tocco di mano di Gyomber in area, Vecino non aspetta il fischio del rigore e in girata supera per la seconda volta il portiere granata. Sembra il preludio di una partita senza storia ed effettivamente lo è ma prima la Salernitana si illude dimezzando lo svantaggio con Tchaouna che al 16′ sfrutta un cross di Maggiore e di testa batte Mandas. Poi però il monologo laziale prosegue. Al 35′ la triangolazione tra Luis Alberto e Castellanos si chiude con l’imbucata per Felipe Anderson che a tu per tu con Costil non sbaglia. Nella ripresa, prima dello scoccare dell’ora di gioco, la Lazio sfiora anche il poker: prima con Felipe Anderson, impreciso nella conclusione a rete su suggerimento di Kamada, poi con Luis Alberto, che penetra in area e trova la risposta di Costil. All’87’ c’è il gol del neo entrato Isaksen, che accelera centralmente e lascia partire un diagonale vincente col destro per il definitivo 4-1. La Lazio rilancia le sue ambizioni europee, la Salernitana si avvicina sempre più alla retrocessione aritmetica.
(ITALPRESS).
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