Joao Carelli nuovo General manager Jazz Pharmaceuticals Italia

(Adnkronos) – Sarà Joao Carelli a ricoprire il ruolo di General manager Italia di Jazz Pharmaceuticals. Lo annuncia l'azienda biofarmaceutica, leader in oncoematologia e in epilessia, impegnata sulla ricerca e sviluppo di soluzioni terapeutiche potenzialmente in grado di migliorare la vita di persone affette da malattie rare o complesse che spesso hanno opzioni di trattamento limitate o assenti.  
Jazz si avvale di grandi professionalità – si legge in una nota – che trovano l'opportunità di esprimere al meglio il proprio talento, come confermato dal percorso di Joao Carelli che, dopo una lunga esperienza in altre aziende farmaceutiche, arriva in Jazz nel 2020 come Executive Director Finance, con responsabilità sui mercati europei e internazionali, e che oggi viene scelto per dirigere la filiale italiana. "Il mio percorso all'interno di Jazz mi ha portato in Italia, un Paese al quale sono particolarmente legato poiché è qui che si fondano le mie origini paterne – dichiara Carelli – L'Italia è un Paese fortemente strategico per Jazz e siamo presenti con un team molto solido che conta oltre 140 persone che operano presso la sede operativa di Firenze e il nostro sito produttivo di Villa Guardia (Como), dove realizziamo uno dei farmaci dell'azienda nell'area terapeutica dell'onco-ematologia, sviluppato grazie alla ricerca italiana ed esportato a livello internazionale in oltre 40 Paesi del mondo. Dirigere la filiale italiana sarà per me una nuova sfida che accolgo con grande entusiasmo e senso di responsabilità: stiamo vivendo un momento di profonda evoluzione del nostro sistema salute e come Jazz intendiamo continuare a rafforzare il nostro ruolo di partner di tutti gli interlocutori del sistema e portare ricerca e innovazione a vantaggio dei pazienti". 
In epilessia Jazz si concentra sullo sviluppo di terapie per alcune rare forme di epilessia farmacoresistenti, note come encefalopatie epilettiche – ricorda l'azienda – mentre in onco-ematologia si dedica a gruppi ristretti di pazienti con tumori ematologici maligni difficili da trattare.  —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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