Investire a rate con un piano di accumulo (PAC) conviene? L’analisi di SoldiExpert SCF

(Adnkronos) – Milano 10 gennaio 2024. I risparmiatori che si avvicinano al mondo degli investimenti per le prime volte si trovano spesso di fronte ad un quesito fondamentale: è più vantaggioso investire periodicamente, a rate, attraverso un piano di accumulo del capitale (PAC) o impiegare l'intera somma in un'unica volta? Per rispondere in modo appropriato, non è sufficiente limitarsi alla scelta di una delle due opzioni. Occorre esaminare in maniera approfondita la natura dei PAC, valutando attentamente i pro e i contro di un investimento frazionato rispetto a quello realizzato in un solo momento. Un’analisi di SoldiExpert SCF, società di consulenza finanziaria indipendente, offre tutte le informazioni necessarie.  
Investire tutto in una volta o scegliere un PAC? Pro e contro
 Quando si parla di investimenti, la scelta tra investire a rate tramite un apposito piano di accumulo o allocare un’intera somma in un’unica soluzione può fare una grande differenza. Quale approccio conviene adottare, allora, in questo contesto? E quali sono i PAC pro e contro?
 Per rispondere a tali domande, occorre fare un piccolo passo indietro, tornando alla questione che si pongono coloro che si approcciano per la prima volta al mondo degli investimenti: esiste un momento ideale per investire? E siamo davvero in grado di identificarlo? Questo interrogativo si traduce spesso nel dilemma tipico del neofita: guadagnare o non guadagnare, ovvero rischiare di perdere?
 
Esiste veramente un momento perfetto per investire?
 Riguardo alla questione di quando investire, un aspetto cruciale per molti risparmiatori è il timing, cioè la scelta del momento giusto per entrare nel mercato. Ma esiste veramente il momento perfetto per farlo?  
La risposta è che, fortunatamente o sfortunatamente, non esiste. Salvo naturalmente con il senno di poi… Gli investitori alle prime armi, spesso, credono che affidarsi a un esperto significhi avere qualcuno che possa indicare se è il momento adeguato o sbagliato per iniziare a investire e prevedere se i mercati andranno su o giù. In realtà, nessuno può prevedere con esattezza il momento ideale per effettuare un investimento. Alcuni ritengono che si debba entrare in Borsa quando ha subito un forte calo, poiché i prezzi sono bassi. Altri, al contrario, sostengono che è meglio farlo quando il mercato mostra una tendenza al rialzo, ossia quando è in crescita. Se si sceglie di investire tutto in un'unica soluzione, è necessario considerare il rischio di farlo nel momento meno opportuno, magari poco prima di un forte calo del mercato azionario, o, sfortunatamente, anche del mercato obbligazionario, ormai soggetto a notevoli oscillazioni. Se, invece, si opta per un PAC, uno dei vantaggi è sicuramente quello di non dover individuare un unico momento specifico per entrare nel mercato. E dal punto di vista psicologico più che reale può essere un importante conforto poiché quando si investe l’emotività non è un fattore irrilevante. 
Dividere la propria somma rappresenta un vantaggio
 Con un orizzonte temporale adeguato e una distribuzione del capitale tra diversi strumenti finanziari, calibrati in base al proprio profilo di rischio, il tempo generalmente gioca a favore dell'investitore. Ciò è dovuto al fatto che la tendenza generale dei mercati azionari è più orientata al rialzo che al ribasso. Tuttavia, se l'orizzonte temporale è limitato a pochi mesi o anni e si investe in modo massiccio su strumenti ad alto rischio e volatilità, si corre il pericolo di subire, in breve tempo, perdite sul capitale investito anche del 20-30% e oltre. Quando si considera l'opzione di investire tutto in una volta, sebbene sia difficile individuare il momento perfetto per acquistare, sembra teoricamente più semplice capire quando non farlo. Per comprendere tale concetto, occorre considerare come generalmente funziona il ciclo di Borsa, noto anche come ciclo di Dow.  Le emozioni che si vivono durante le salite e le discese del mercato spesso portano l'investitore, in uno stato di euforia, a comprare durante le fasi di crescita, talvolta vicino ai massimi di periodo. Al contrario, frazionando l'investimento, il risparmiatore effettuerà acquisti più volte, in tutte le fasi del ciclo, sia quelle di euforia (quindi a prezzi alti) sia quelle di depressione (a prezzi bassi). Pertanto, nella scelta tra un acquisto unico o un PAC, dividere la somma rappresenta sempre un vantaggio perché si è meno influenzati emotivamente. 
PAC: tanti punti di forza e pochi svantaggi
 L’ansia di investire denaro al momento sbagliato affligge molti risparmiatori, specialmente se si decide di investire tutto il capitale in un’unica soluzione. Per evitare questo timore legato al timing, cioè alla paura di comprare nel momento sbagliato, il PAC rappresenta un’opzione vantaggiosa.
 La strategia di investire poco alla volta, infatti, è un approccio raccomandato da diversi professionisti del settore, in particolare per coloro che temono di entrare nel mercato in un momento non favorevole, sia perché i mercati sono già saliti molto, sia perché sono in calo e c'è la preoccupazione che possano continuare a scendere. Investire ogni mese, ad esempio, significa acquistare a prezzi diversi, sfruttando tutte le fasi del mercato. Per chi vuole investire piccole somme con cadenza regolari frutto di risparmi può essere quindi un buon metodo.  I PAC, quindi, consentono di stabilire una cifra periodica fissa, che sarà automaticamente prelevata dal proprio conto corrente e investita sui mercati selezionati. Ogni banca, generalmente, offre questa modalità di investimento tramite fondi d’investimento o ETF (la scelta migliore per i risparmiatori poiché i costi sono più bassi e alla lunga anche i rendimenti in oltre il 90% dei casi).  Ad ogni modo, quando si considerano i pro e i contro di un investimento a rate con un PAC, occorre prestare attenzione sia allo strumento che ai costi fissi e alle commissioni. Tra gli strumenti, infatti, possono rientrare ETF o fondi che presentano commissioni di gestione molto diverse tra loro. Per quanto riguarda i costi di negoziazione, è importante verificare con la propria banca la loro entità.  
Piani di accumulo a confronto
 Dunque, analizzando i piani di accumulo, i pro e i contro, gli investimenti in un'unica soluzione e i relativi costi, si tende a favorire i PAC. Tuttavia, è sempre fondamentale prestare attenzione alle spese, orientandosi verso gli ETF come opzione preferibile. Come già sottolineato, i PAC risultano una scelta vantaggiosa per vari motivi: la paura di entrare nel mercato nel momento sbagliato è uno di questi. La possibilità di frazionare gli investimenti aiuta a superare i 

timori, poiché, anche nel caso in cui il mercato inizi a scendere, le quote del PAC acquistate successivamente lo saranno a prezzi più bassi. 
L'orizzonte temporale di lungo periodo è la variabile che completa l'approccio corretto all'investimento. Il tempo è galantuomo e, negli ultimi 10, 20, 50 o 100 anni, l'indice azionario globale è sempre riuscito a raggiungere nuovi massimi, recuperando nel tempo anche cali drammatici come quelli causati dalla bolla internet o dalla crisi finanziaria post-Lehman. Questo naturalmente può non valere quando si investe in comparti o mercati molto specifici e per questa ragione quando si fa un PAC bisognerebbe secondo i consulenti finanziari indipendenti di SoldiExpert SCF escludere gli investimenti “estremi” e le “scommesse” tematiche e di moda.  
SoldiExpert SCF: consulenze e risorse per investire al meglio con un PAC
 Tutte le informazioni su come investire, chiaramente, sono fondamentali non solo per i risparmiatori che si avvicinano per la prima volta al mondo degli investimenti, ma anche per chi ha già esperienza nel campo. SoldiExpert SCF, in quanto società di consulenza finanziaria indipendente, mette a disposizione contenuti in formato video o corsi per investire in modo corretto in formato ebook, così da aiutare i risparmiatori a risolvere i propri dubbi.  Quanti sono alla ricerca di un confronto diretto o desiderano ottenere un parere esperto, infine, possono richiedere il servizio di consulenza una tantum in alternativa alla consulenza continuativa. In base alle esigenze personali e al profilo di rischio individuale, si possono valutare quali strumenti utilizzare, quale periodicità scegliere, le strategie consigliate e, eventualmente, considerare anche gli intermediari per ottimizzare costi e benefici.  
Informazioni su SoldiExpert SCF
 Questo contributo è stato realizzato da SoldiExpert SCF una delle principali società di consulenza finanziaria (SCF) indipendenti in Italia, specializzata nel assistere senza conflitti d’interesse (la remunerazione è esclusivamente a parcella, fee only) investitori piccoli e grandi nella gestione del proprio patrimonio, selezionare i migliori strumenti (azioni, obbligazioni, ETF, fondi..) o prodotti in base alle specifiche di ciascun cliente e supportarli con il proprio Ufficio Studi come strategie d’investimento e analisi. 
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