Audi alla Design Week apre le porte dell’House of Progress

(Adnkronos) –
Audi alla Milano Design Week presenta la sua House of Progress, un hub creativo che sarà aperto al pubblico fino al 23 aprile. Ventidue monoliti in acciaio specchiato disposti in modo circolare che accolgono i visitatori, l’installazione The Domino Act è al centro dell’hub creativo della Casa dei Quattro Anelli.  
Audi House of Progress si conferma uno dei luoghi cardine della kermesse milanese, un progresso firmato dal designer Gabriele Chiave con il collettivo creativo Controvento, che artisticamente interpreta il concetto di mobilità sostenibile. L’installazione riprende infatti il tema della mostra Design Re-Evolution di Interni, con questa opera il marchio automobilistico tedesco festeggia il decimo anno di partnership e di co-producer. Risparmiare le risorse, conservare e riciclare i materiali durante la porzione, diminuire l’impatto energetico che scaturisce dalla produzione di alluminio, acqua, vetro, carta e plastica.  
The Domino Act celebra la luce come elemento primario, la pizza diventa così una grande tela su cui dipingere nuovi orizzonti, i monoliti creano un gioco di luci e ombre, le loro superfici riflettenti e il tetto dell’installazione danno l’idea che le persone e il verde circostante siano moltiplicate, un messaggio che punta a sensibilizzare il pubblico verso un progresso sostenibile, dove l’agire insieme è molto più efficace dell’agire da soli.  L’uomo diventa così centrale, diventa protagonista di una serie di azioni che impattano sull’ambiente.  L’installazione Domino Act è basata su di uno scheletro metallico, assemblato sul posto con materiale che rispettano l’ambiente e sono naturali, dal legno di abete rosso proveniente da una filiera tracciate in cui ogni albero viene tracciato, coltivato e abbattuto, alla pittura stessa, utilizzata sia per decorare gli interni che gli esterni, quest’ultima è priva di solventi e diluibile in acqua.  La ghiaia per la pavimentazione è l’acciaio inox dei monoliti, sono riciclabili all’infinito e altamente recuperabili fino alla fine del loro ciclo vita.  —motoriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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