25 aprile, a Milano bandiere Ucraina e Nato. Contestati Pd e Brigata Ebraica

I colori della bandiera Ucraina protagonista, i cartelli contro “Putin nazista”, ma anche bandiere della Nato e contestazioni al Pd e alla Brigata Ebraica. Due anni dopo l’ultimo corteo (a causa della pandemia), a Milano esplode la voglia di celebrare in strada la Festa della Liberazione ma le contestazioni, come da pronostici della vigilia, ci sono. Poche, limitate a pochi gruppi di contestatori, ma fischi e insulti si ripetono quando nella folla compare qualche bandiera della Nato. A essere presa di mira, come sempre, la Brigata Ebraica contestata con l’urlo ‘Intifada fino alla vittoria’ lungo corso Venezia (non più all’incrocio con San Babila come accaduto per anni), mentre una dozzina di persone del Carc – Comitati di appoggio alla resistenza per il comunismo – si piazzano accanto allo spezzone del Pd e ne contestano la presenza. “Non un solo uomo, né soldi per la guerra fuori la Nato dalla nostra terra. Fuori il Pd dal 25 Aprile. Fuori la Nato dal corteo”, il coro intonato contro i dem e contro il segretario Enrico Letta che rivendica: “Questo corteo è casa nostra, la Costituzione è casa nostra, l’antifascismo è casa nostra. E anche la solidarietà al popolo ucraino è casa nostra”.(Adnkronos)

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