Villafranca, inaugurato dal presidente della commissione Antimafia all’Ars Antonello Cracolici un murale dell’artista Andrea Sposari dedicato a Graziella Campagna

“Dove non è arrivata la giustizia, arrivi la memoria”. Con questa frase eloquente incisa a Villafranca, oggi è stato inaugurato dal presidente della commissione Antimafia all’Ars Antonello Cracolici un murale dell’artista Andrea Sposari dedicato a Graziella Campagna, per un momento di grande riflessione, cui il presidente dell’importante organismo dell’Assemblea regionale siciliana ha fatto seguire un dettagliato post social con i dettagli della cerimonia e i ricordi amari di quanto nel centro messinese avvenne quarant’anni addietro. Eccolo integralmente: “Oggi sono stato alla scuola media “Leonardo Da Vinci” di Villafranca Tirrena all’inaugurazione di un murale, opera dell’artista Andrea Sposari, dedicato a Graziella Campagna, la giovane uccisa a soli 17 anni nel 1985 perché, lavorando in una lavanderia, aveva trovato nella tasca di una camicia la carta d’identità di un boss latitante. Quella di Graziella Campagna è una storia esemplare che ha riguardato tante vittime di mafia in Sicilia, per la mistificazione e i depistaggi che per anni hanno fatto diventare senso comune una non verità. In questo caso i mafiosi non hanno esitato a uccidere una ragazzina: è l’ennesima conferma che sono uomini senza onore che colpiscono l’anima delle nostre comunità. È importante che oggi un murale in una scuola ricordi la sua storia, perché obbliga i ragazzi e i passanti ad alzare lo sguardo e non abbassare il capo su una vicenda su cui per troppo tempo è calato il silenzio. L’iniziativa, organizzata dall’associazione ‘Orizzonte comune’ per il progetto di democrazia partecipata “Impronte di memoria”, si è svolta alla presenza delle autorità civili e militari, dei fratelli di Graziella, Pasquale e Pietro Campagna, del presidente dell’associazione Roberto Saia, del sindaco Giuseppe Cavallaro , dell’assessore ai servizi sociali Matteo De Marco. Dalla scuola, poi, ci si è spostati al municipio, dove alcuni studenti e il baby sindaco Asia D”Arrigo mi hanno rivolto delle domande sulla mafia”



