Valle dell’Alcantara, Confelp:”Ritardi nel rilascio degli esiti dei tamponi”

Nella Valle dell’Alcantara, come riportato nella nota della Confelp, sono notevoli i ritardi nel rilascio degli esiti dei tamponi. Ecco la comunicazione integrale: “Ci giungono, dal territorio, diverse segnalazioni da parte dei Nostri Iscritti e dei Cittadini, oltre che da diversi amministratori locali, che lamentano i ritardi delle USCA (Unità Speciali di Continuità Assistenziale) nel rilascio degli esiti dei tamponi. Specialmente dalla fascia alcantarina, ci arrivano dati sconfortanti circa le tempistiche, con soggetti che ad oggi sono in quarantena e senza esiti dei tamponi effettuati già da quasi 10 giorni (alcuni, sottoposti ai test il 16/11, a tutt’ora, non hanno alcuna notizia!).
Ci domandiamo, come Segreteria Regionale, se non fosse stato possibile, specialmente in relazione ai piccoli centri della zona nebroidea, cercare una collocazione diversa per i laboratori nei quali effettuare le elaborazioni dei tamponi. Per l’intera fascia, da Giardini Naxos a Cesarò, per i comuni
della vallata e per quelli limitrofi a Taormina stessa, l’unico presidio autorizzato e organizzato a tutt’oggi è, appunto, presso il nosocomio di Taormina. Ovvia è la congestione, in quanto i test sono tanti (considerate anche le zone “calde” come Cesarò, San Teodoro, Francavilla di Sicilia, nelle quali oggi si registrano picchi di contagi elevati), e una sola struttura non basta. “Siamo vicini al personale della sanità, lo ribadiamo e lo faremo sempre, però ci sono scelte che, a Nostro avviso, andrebbero meglio concertate, come ad esempio quelle relative le scelte dei presidi “Covid”, come accaduto qualche settimana fa ad Acireale, dove abbiamo visto la chiusura dell’Ospedale Santa Marta e Santa Venera, che garantisce la sanità a oltre 100.000 utenti da Acireale a Giarre, con tutta la fascia di comuni a ridosso di questi. Sempre in riferimento a Giarre, sarebbe stato opportuno valutare la riapertura, solo come centro Covid, del presidio ospedaliero giarrese, che sì, in quel modo, poteva diventare sicuramente un
punto centrale alla lotta al Covid, senza ridurre l’operatività degli altri ospedali.” – dice Antonio Valastro, Commissario Straordinario CONF.E.L.P. Sicilia. “Aspettiamo ancora le famose assunzioni in Sanità e il potenziamento delle strutture – aggiunge Orlando – tanto decantate e promesse dal Governo centrale e dai Governi regionali, ma constatiamo
ancora un nulla di fatto dettato dalla perenne lentezza della burocrazia e della cattiva organizzazione dei servizi.”. Siamo certi che l’amministrazione regionale e i vari enti, che gestiscono la sanità, debbano avere gli
strumenti, anche normativi, per lavorare, però non è comprensibile il susseguirsi di scelte, logistiche e amministrative che, a Nostro avviso, vanno contro il principio di rapidità di intervento e di prontezza di azione che questa pandemia, invece, richiede.”

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