Ucraina, Roma come Mosca: domenica in piazza per ‘Reggimento Immortale’

(Adnkronos) – A Roma si celebra il 'Reggimento Immortale'. L'iniziativa, prevista il 7 maggio alle ore 11 in piazza San Giovanni in Laterano, strizza l'occhio ai festeggiamenti del 9 maggio, giornata in cui la Russia ricorda la vittoria sul nazismo con la tradizionale parata di Mosca e altre manifestazioni durante le quali i partecipanti sfilano con i ritratti dei propri cari morti combattendo contro il nazismo.  Tra gli organizzatori del 'Reggimento Immortale' a Roma c'è il giornalista Alberto Fazolo, il cui nome era comparso, lo scorso anno, in un articolo del 'Corriere della Sera' sui 'putiniani' in Italia: "Manca un dibattito aperto sulla guerra – afferma all'Adnkronos Fazolo spiegando i motivi alla base dell'evento – e c'è una verità, un punto di vista, completamente rimosso e omesso dalla narrazione dominante. Fino allo scorso anno abbiamo avuto un po' di agibilità nei media e soprattutto in tv, poi dopo la lista del 'Corriere della Sera', ci siamo trovati molte porte chiuse. Non ci preoccupiamo tanto della nostra agibilità politica perché noi siamo militanti di base e questo vogliamo fare, pero', visto che l'Italia sta partecipando attivamente ad un conflitto, riteniamo sia doveroso, da parte dello Stato italiano, tenere aperto un dibattito politico pubblico in cui tenere da conto tutti i punti di vista". Secondo Fazolo il 'Reggimento Immortale' punta anche a sottolineare le "ingerenze fatte in Paesi esteri favorendo il ritorno di ideologie che si pensavano ormai confinate al passato, cioè quelle naziste e fasciste. Uno dei problemi principali del conflitto in Ucraina, e che non si vuole vedere in Europa occidentale, è che sono stati favoriti gruppi nazisti e fascisti in Ucraina che non sono ovviamente la maggioranza del Paese ma che riescono a condizionarlo. Finché non si prende coscienza di questo è impensabile proporre un qualsivoglia piano di pace". Secondo gli organizzatori infatti, "quanto sta succedendo in Ucraina, e non solo, da una decina di anni" dimostra che "il neonazismo è tornato a spargere morte e distruzione, ad imporre le sue idee revisioniste. L’Ucraina, i Paesi Baltici, cioè Lettonia, Estonia e Lituania e la Polonia in primis ed altri stanno attuando una vera e propria damnatio memoriae, cancellando completamente dalla loro storia i loro liberatori, abbattendo monumenti dedicati agli eroi della grande guerra patriottica, proibendo alla gente di celebrare il giorno della Vittoria e sputando senza alcun ritegno sul ricordo dei caduti in loro difesa". "Saremo in piazza con i ritratti dei nostri cari per rinnovare la lotta contro il nazifascismo e ricordare che la storia non può essere riscritta per le convenienze geopolitiche", continuano. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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