Sciotto (Fapi):”No all’impianto per il trattamento dell’umido a Monforte San Giorgio. Non sarebbe strategico per l’area”

“Il “si” allo sviluppo di un territorio passa anche da tanti “no”. Quelli che da tanti anni non si sono riusciti a dire per una strategia di effettiva crescita dell’area milazzese sin dai sogni dell’ex area Asi. E se un futuro non prossimo indica orizzonti turistici, è chiaro che oggi un secco “no”, senza se e senza ma,  dobbiamo dirlo rispetto ai propositi di realizzare un grande impianto per il trattamento della frazione umida dei rifiuti solidi urbani che si vorrebbe realizzare nel Comune di Monforte San Giorgio”. La riflessione  è del presidente nazionale della Fapi, Gino Sciotto, che riporta il sentore popolare di imprese e operatori commerciali che sono sul fronte di guerra: ”Nonostante si debba pensare a risolvere le annose problematiche dei rifiuti – continua Sciotto, tra l’altro sindaco del comune viciniore Gualtieri Sicaminò per un decennio fino al 2008 – l’esigenza va coniugata con una visione complessiva delle dinamiche, delle ripercussioni sulla viabilità, sulle possibili nuove emissioni ambientali di disturbo (non sempre controllabili come l’esperienza insegna) e con la tutela delle aree fruibili dai bagnanti, di cui non si può fare a meno se effettivamente si pensa per il futuro di destagionalizzare le offerte, come madre natura di consente”.

“L’impatto si simile struttura che è stata pensata nella frazione Marina, a due passi dal mare e anche del centro storico di Torregrotta, sul territorio sarebbe sicuramente da evitare – conclude il vertice nazionale della Fapi – optando per la realizzazione di piccoli impianti di prossimità sparsi sulle aree meglio indicate (e individuate da uno screening autorevole) dei 46 comuni della struttura che lo propone. Ssr che esistono formalmente da 10 anni ma che certamente non possono solo fungere da “corridoio” senza prospettiva”.

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