Salone nautico Boot di Dusseldorf. Galluzzo:” Perché non confermata la partecipazione?”

Nota dell’onorevole Pino Galluzzo, deputato regionale all’Ars di Diventerà Bellissima sulla mancata conferma di partecipazione al Salone Nautico BOOT di Dusseldorf in Germania, nel prossimo mese di gennaio. “Bisogna intervenire subito e capire perché non sia stata confermata la partecipazione al Salone Nautico BOOT di Dusseldorf, da parte dell’assessorato regionale alle Attività Produttive nonostante fosse stata regolarmente inserita nel calendario degli eventi in programma e l’assessore Girolamo Turano avesse garantito la presenza degli imprenditori siciliani all’importante kermesse che si svolgerà in Germania dal 22 al 30 gennaio 2022 – dichiara il deputato regionale di Diventerà Bellissima, Pino Galluzzo – La data intanto si avvicina ed i tempi logistici e organizzativi sono diventati stretti qualora si volesse rimediare, in un settore di vitale importanza per l’economia ed il prestigio della regione, come quello del comparto nautico. Basti pensare che in Sicilia ci sono 50 costruttori di barche e gommoni per un fatturato annuo di 150 milioni di euro, con tremila persone inpiegate tutto l’anno. Ci sono poi 30 aziende di diving con 50 milioni di fatturato e 400 barche da charter superiori ai 40 piedi (12 metri) che operano sulle coste siciliane specialmente nelle isole minori, con ricavi che variano dai 5.000 ai 20.000 euro settimanali, più il noleggio nei vari porti turistici con almeno 6000 posti barca per un fatturato totale annuo di quasi 800 milioni di euro.
La mancata conferma all’evento sarebbe dunque un danno reale per i lavoratori, i produttori e gli espositori, considerato che nella nostra regione vengono realizzati il 70% dei natanti fino a 12 metri dell’intera industria nazionale. Bisognerebbe spiegare quindi, nonostante l’impegno assunto, il perché della mancata conferma a questo importante appuntamento e come detto, cercare di rimediare immediatamente. Tra l’altro, se si volesse partecipare il prossimo anno, a causa di questa rinuncia si perderebbe anche la priorità acquisita”.

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