Ruggero Ricci torna a far vibrare le emozioni in “È un’altra notte”

La vocalità inconfondibile di Ruggero Ricci torna a far vibrare le emozioni in “È un’altra notte” (Visory Records/Universal Music Italia), il suo nuovo singolo.

Delicato e struggente al tempo stesso, il brano, prodotto dal magistrale tocco di Max Giorgetti (già per Random e molti altri), è un funky up tempo impreziosito da eleganti sfumature elettroniche, in grado di regalare un abbraccio sonoro raffinato e coinvolgente, che consente all’ascoltatore di tuffarsi a capofitto in un firmamento di sentimenti, costellato dagli astri del cuore.

Con un’impronta personale dall’accezione universale, l’artista dà sfogo ad un encomio liberatorio e frizzante, sul quale disegna, con le linee melodiche di una tecnica impeccabile, il quadro di una rivalsa personale dopo la fine di una relazione, come una vera e propria «resurrezione che comincia». Un rapporto concluso da tempo, che porta con sé gli strascichi di ricordi, rimorsi e rimpianti, a cui l’incisivo cantautore pone fine invitando se stesso, e ciascuno di noi, a prendere piena consapevolezza del proprio valore personale.

Il travolgente dinamismo del pezzo è l’iconica soluzione in musica alla stasi emotiva da cui si viene tipicamente travolti al termine di una storia d’amore deleteria e soffocante – «stavo fermo su un amore tossico, ma il mio cuore vive di profondità» -, quell’inerzia affettiva ricolma di disillusione e sconforto a cui è possibile porre fine soltanto facendo leva su se stessi, riprendendo in mano le redini di una quotidianità in cui sentirsi totalmente liberi di esprimersi, decidendo, senza timore, a cosa e a chi dedicare tempo ed attenzioni – «da adesso non mi ferirai mai» -, come lo stesso Ruggero Ricci spiega:

«”É un’altra notte” è una canzone volta ad incoraggiare tutti coloro che soffrono per un rapporto giunto al capolinea. Mi sono chiesto perché ci ritroviamo spesso ad ostinarci a soffrire, quasi come se fosse giusto annullarsi e frammentare la propria anima per un passato che non tornerà più. Ecco, la mia nuova release ha preso vita da questo quesito, a cui ho cercato di rispondere nella maniera più naturale possibile: occorre tornare ad essere protagonisti della propria vita, lasciando che la nostra natura ci guidi, indicandoci la via, e a volte, per farlo, occorre dimenticare completamente chi siamo per ritrovarci, anche solo per una notte».

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