Rometta, in serata domato l’incendio che minacciava il centro abitato. Il sindaco Nicola Merlino:”Solleciterò indagine rigorosa”

Solo all’imbrunire i canadair e l’elicottero del corpo forestale hanno concluso l’opera di spegnimento del vasto incendio che dalla mattinata ha distrutto diversi ettari di macchia mediterranea e minacciato a lungo il centro abitato romettese. Il sindaco Nicola Merlino promette il massimo impegno per tentare di scovare i piromani: “Scampato il pericolo per le abitazioni ed in fase di spegnimento gli ultimi piccoli focolai, manifesto pubblicamente lo sdegno e l’amarezza per l’ennesimo incendio che ha devastato il nostro territorio con la distruzione di tantissimi alberi, colture e tanta macchia mediterranea – scrive Merlino su facebook – Quanti gravissimi danni, quanti rilevanti costi finanziari che lo Stato deve sopportare, ed, inoltre, il consistente pericolo vissuto per il gesto di un irresponsabile o, peggio, di un indegno disonesto. Disporrò con urgenza la richiesta ai vigili urbani di un’indagine rigorosa al fine di accertare i responsabili ed invito i miei concittadini che sono a conoscenza di circostanze utili a rappresentarle, senza indugio, ai vigili urbani ed ai carabinieri. Ed in questo contesto di eccezionale ed inconsueto caldo sto valutando la predisposizione di un’ordinanza di divieto di accensione di fuochi, anche in questa stagione, fino a che le condizioni climatiche non cambino. Un grande ringraziamento a tutti coloro che si sono prodigati per spegnere l’incendio e, quindi, preservare le nostre abitazioni ed il nostro territorio, in modo particolare agli operatori dei canadair e dell’elicottero, nella stessa giornata in cui sono stati ritrovati i corpi dei due piloti, loro colleghi, che hanno perso la vita per tutelare la nostra vita e la nostra sicurezza, messa a repentaglio dall’irresponsabilità di indegni personaggi senza scrupoli che bisogna emarginare dal contesto civile e sociale della società siciliana. Un ringraziamento anche alla protezione civile ed alla SORIS, scusandomi per la veemenza delle mie richieste”.

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