Pace del Mela, l’amarcord speciale de “Il soffio degli anni” a Giammoro

Un lungo scrosciante applauso finale ha sancito l’ottima riuscita dello spettacolo “Il soffio degli anni”, che si è svolto in Piazza Ricceri. Un vero e proprio amarcord elegante, attraverso il quale Giammoro ha ripercorso i suoi ultimi centoventi anni di storia. Da una vecchia valigia, volti, fogli ingialliti, avvenimenti e aneddoti, sono tornati a rivivere con il loro fascino immutato per  appassionare e commuovere il pubblico intervenuto. Un mondo scomparso, ma ancora nel cuore di molti giammoresi: le atmosfere contadine con la loro semplice quotidianità, l’arrivo della ferrovia, la linea tranviaria, il cammino della parrocchia, le scolaresche con gli abbecedari sui banchi di legno, le ricamatrici immerse nei loro pensieri sulla soglia di casa, la guerra e il pane con la tessera, l’alluvione del 1951, e poi ancora la favola colma d’azzurro del “Lido delle rose”, le vicende simpatiche dei tornei estivi di calcetto e tanti altri ricordi emozionanti. Coinvolgente l’interpretazione del giovane attore Carmelo Crisafulli. La sua narrazione è stata supportata da splendide immagini d’epoca e dalle musiche eseguite da Francesco Pisano (Pianoforte), Giuseppe Russo (Fisarmonica), Nino Milia (Chitarra), Pino Garufi (Basso) e Stefano Sgrò (Batteria) che si è anche occupato della direzione musicale. Poco più di un’ora di spettacolo con le fotografie e le parole ad avvolgere i ricordi e le note puntuali a dipingere il tempo. Particolarmente apprezzati i testi e la regia di Nino Galvagno. I “Tintori della Provvidenza” di Natale Mirabile hanno curato l’audio e le luci. La riscoperta del passato e il senso di appartenenza, sono i messaggi principali dell’iniziativa organizzata dalla parrocchia S. Maria del Rosario di Giammoro con la collaborazione della Pro Loco Pace del Mela. Ampiamente soddisfatto il parroco Don Michele Chiofalo che a conclusione della serata ha introdotto il coro dei giovani dell’oratorio. I ragazzi con entusiasmo hanno riproposto l’inno di Giammoro, scritto e musicato alla metà degli anni Settanta da padre Carmelo Santoro, parroco del tempo. E’ stato un altro momento amabile, all’insegna di una memoria recuperata, attraverso la quale si possono gettare le basi per continuare a costruire con fiducia il futuro della comunità. 

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