Nautica “Made in Sicily”, Marc Udo Broich:”Ecco il nuovo progetto Aicon Yachts”. Presente il presidente dell’Autorità Portuale di Sistema dello Stretto di Messina, Mario Mega

Un grande progetto di nautica “Made in Sicily” è stato presentato con un “cuore siciliano ed un’anima americana” per conquistare i mercati mondiali. Marc Udo Broich, Ceo di Aicon Yachts lo ha fatto alla presenza del Presidente dell’Autorità Portuale di Sistema dello Stretto di Messina, l’ingegnere Mario Mega, presente a Giammoro nella sede della società accanto agli stabilimenti dove ci sono già in costruzione delle nuove imbarcazioni. Già 75 famiglie (50 i dipendenti, 25 dell’indotto) rappresentano una realtà lavorativa importante. Broich è ripartito dai fatti. “Non mi avete sentito molto in questo anno, nonostante le notizie negative messe in giro, i trucchetti e le voci infondate. Capisco che la nuova realtà di Aicon è dura da digerire – dichiara convinto Marc-Udo Broich – Per noi il 2021 è stato un anno intenso. Abbiamo riaperto un’attività manifatturiera di cui tutta la Sicilia può essere di nuovo orgogliosa. Se da un lato, Aicon ha vissuto dei momenti difficili per la precedente gestione, posso assicurarvi che il marchio è conosciuto in tutto il mondo per il lusso, soprattutto negli Stati Uniti. Il nostro obiettivo è adesso collocarlo veramente tra i più alti livelli di marchi di lusso. Del resto, Aicon rappresenta l’unico marchio siciliano conosciuto in tutti e cinque i continenti, sul mercato più lussuoso di tutti: quello degli Yachts”.

OCCUPAZIONE “Tutta l’attività dell’azienda è stata fin qui interamente finanziata da AICON GROUP – tiene inoltre a precisare la proprietà – Nessun aiuto è giunto dalla politica o da banche italiane, solo un duro lavoro di team. L’Azienda ha creato occupazione sul territorio, mantenendo gli impegni assunti. Sono 50 i dipendenti diretti più un indotto di oltre 25 persone. Oltre 75 famiglie che fanno parte della grande famiglia AICON GROUP. “E’ un vero onore per me avere portato qui alcune delle nostre idee, la nostra filosofia americana del business, per far crescere questa realtà. Non solo abbiamo iniziato la produzione, ma abbiamo rimesso in piedi un vero cantiere”.

LA NUOVA AICON 66 VIVERE– Il primo esemplare è in produzione, venduto a un armatore di grande esperienza a New York. Questa barca sarà varata entro poco tempo e viaggerà verso gli States per partecipare ai Saloni di Miami e Palm Beach. Abbiamo già iniziato la produzione della prossima 66 #12, venduta a un armatore in Florida e in produzione vetroresina c’è anche la #14 per un proprietario canadese. Un’anticipazione: nel 2022 è previsto un nuovissimo modello: Aicon 76 “Vivere”, progettato anche da HydroTec e Sergio Cutolo. LE AICON BOUTIQUE – “Il 2021 è stato per noi un anno fantastico, anche commercialmente – spiega Broich – Abbiamo firmato gli accordi per le AICON YACHTS BOUTIQUE a New York, Fort Lauderdale/Miami, Canada, California e Messico. Per il 2022, l’obiettivo è quello di creare una struttura simile in Europa e nel Medio Oriente.

AICON BOUTIQUE è una nuova filosofia di vendita che mira ad avvicinare proprietari e cantieri nel viaggio di costruzione dello Yacht, andando così incontro a un percorso di personalizzazione. Non il modello tradizionale del Dealer che spinge per la vendita di un prodotto di massa ai concessionari, ma il coinvolgimento del cliente che può esprimere tutta la sua passione nella costruzione e nella progettazione della propria barca di concerto con il nostro Centro Stile”.

AICON INTERIORS  “Nel nostro stabilimento è nata anche AICON INTERIORS che sta costruendo interni per centri commerciali, case di fascia alta, privati e aziende. AICON GROUP non è solo la costruzione di yacht. E’ una visione di costruire una vera Azienda Professionale, un gruppo di Aziende che costruiscono tramite il MADE in SICILY”.

Il presidente Mario Mega ha accolto l’iniziativa che punta a maggiori e nuove opportunità economiche e ha promesso il massimo sostegno nel trovare le soluzioni per le esigenze produttive del gruppo. “E’ triste vedere aree di alaggio e varo intorno allo stabile che dovrebbero essere attivate ma non lo sono – ha detto Marc Udo Broich – e se Aicon avesse avuto già la possibilità di alare e varare per questo prossimo periodo, si sarebbero potuti creare altri posti di lavoro”.

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