Monforte San Giorgio, escursione didattica sulle piante alimurgiche con A.M.B.

Sabato 12 giugno si è svolta l’escursione didattica prevista a completamento del corso sulle erbe di interesse alimentare svolto nel marzo 2020 e bruscamente interrotto, dopo le prime due giornate di teoria in aula, per l’emergenza sanitaria e il conseguente lockdown. Finalmente i membri del gruppo micologico A.M.B. di Monforte S. Giorgio hanno potuto godere di una piacevole escursione sulle alture di Pellegrino, osservare da vicino decine di specie botaniche del territorio peloritano e approfondire la conoscenza delle loro proprietà; a guidare il gruppo, in questa occasione, c’era il docente del corso, il naturalista Domenico Contartese, divulgatore scientifico presso l’orto botanico “Pietro Castelli” di Messina, guida naturalistica dell’Associazione PFM di Patti e fotografo naturalista. Sebbene il periodo non sia quello più adatto per la raccolta e il consumo, il riconoscimento e lo studio delle varie specie risultano molto più facili in tarda primavera poiché le piante sono ormai in avanzato stato di sviluppo e mostrano fiori e frutti, caratteri utilissimi alla determinazione delle varie specie.

Durante l’escursione i corsisti hanno osservato nei minimi particolari piante commestibili tra le più ricercate come l’ottima cicoria comune, la caccialepre, la costolina giuncolina (conosciuta col nome dialettale di “costi i vecchia”), il carciofo selvatico, insieme ad altre rappresentanti del gruppo dei cardi come la scarlina, l’asparago selvatico e molte altre; alzando un pò lo sguardo dal terreno sono state osservate anche un paio di piante rampicanti che offrono cime deliziose, ottime per fare frittate, come la vitalba e la salsapariglia.

La giornata ha riservato anche incontri con molte specie di interesse officinale, piante importantissime per il genere umano, sfruttate da millenni dai nostri antenati per curare varie malattie e tuttora alla base di moltissime medicine moderne. Tra le più note trovate durante il cammino si possono annoverare l’achillea e l’iperico; la prima stimola la funzionalità epatica e biliare, la seconda, nota anche col nome di erba di San Giovanni, è molto apprezzata in ambito fitoterapico, tra l’altro, per i numerosi effetti esercitati sulla cute lesa e irritata fino alla cura di ustioni solari. L’olio di iperico si ottiene facendo macerare i fiori in olio d’oliva o di semi di girasole in un contenitore di vetro esposto al sole per circa quaranta giorni. Presenti alcuni corsisti che l’anno scorso, prima del covid, avevano già partecipato a un corso sulle erbe alimurgiche che si è svolto proprio a Monforte, presso il centro diurno, cui adesso sono stati consegnati anche gli attestati dalla dinamica associazione AMB gruppo Aops ( Amici ovunque per sempre) Monforte San Giorgio, impegnata nella scoperta della natura e delle splendide peculiarità territoriali.

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