Milazzo, Ram. La Sottosegretaria Barbara Floridia annuncia:”Tavolo al Ministero per lo Sviluppo economico”

Tavolo al Ministero per lo Sviluppo economico per affrontare le problematiche soprattutto occupazionali che riguardano le prospettive della Raffineria Mediterranea. Ad annunciarlo la Sottosegretaria all’Istruzione Barbara Floridia. Ecco il post integrale:””Ringrazio la Vice Ministra Alessandra Todde e il Ministro #RobertoCingolani per la loro immediata disponibilità. La mia posizione sulla Raffineria è sempre stata chiara ma quando il territorio chiama la Politica risponde. Per questo ho voluto un tavolo specifico sulla situazione della Raffineria di Milazzo direttamente al Ministero dello sviluppo economico. Nei prossimi giorni i dirigenti dell’azienda petrolifera saranno convocati a Roma per discutere delle questioni legate sia alla gestione della situazione attuale, ma anche del medio e lungo termine. Sto seguendo con particolare attenzione la problematica che da alcune settimane caratterizza il comprensorio milazzese dopo il decreto del ministero della Transizione ecologica di imporre il rispetto di alcune prescrizioni ritenute dall’azienda non attuabili.

Il decreto farà il suo corso, non spettando alla sottoscritta o ad altri il compito di discuterlo negli aspetti tecnici ma nel frattempo, preso atto dell’esistenza di un problema e avendo a cuore le sorti dei lavoratori, non sono rimasta sorda agli appelli provenienti dal territorio e mi sono attivata per l’apertura di questo tavolo. Ho ricevuto disponibilità e a stretto giro la Raffineria sarà chiamata ad un tavolo col viceministro presso il Ministero dello sviluppo economico.

Non è più possibile accettare le paventate minacce di chiusura totale o parziale con la conseguente perdita dei posti di lavoro, facendo leva sui disagi di un territorio già in difficoltà, né che lo Stato, venga etichettato come nemico dei lavoratori.
Da tempo sono state avviate interlocuzioni per trovare una soluzione che tenga conto dei cambiamenti che sono in atto. Guai a ignorarli o far finta di ignorarli. Il futuro delle raffinerie deve essere diverso rispetto a quello che è stato sino ad oggi e queste trasformazioni vanno accompagnate e guidate non combattute. Ho lavorato in questa direzione promuovendo già nel 2020 proprio presso il MISE un tavolo aperto a tutte le Raffinerie d’Italia per conoscere le loro progettualità da declinare nel Pnrr al fine di poter puntare su risorse idonee ad avviare un processo di conversione che oggi viene chiesto a livello europeo. Un tavolo che ha avuto proficui risvolti e interlocuzioni. Proprio durante questi confronti c’è stata la trasformazione della mission dell’Associazione UP (Unione Petrolifera), che ha cambiato nome in UNEM (Unione per una Nuova Energia per la MOBILITA’) per restare al passo con i tempi e con le nuove esigenze della collettività. Un Tavolo lungo, durato mesi ma con concreti passi in avanti di interlocuzioni e proposte fra lo Stato e un settore in difficoltà. Dalla Raffineria di Milazzo – è giusto sottolinearlo – a quel tavolo sono arrivate solo vaghe idee. Non progetti e proposte concrete. Quello era un momento fondamentale per operare l’inizio del cambiamento che ancora oggi si auspica e si attende.

Insomma, diventa ormai imprescindibile, al di là degli effetti del decreto avviare il “confronto fra tutti i soggetti interessati per verificare le reali intenzioni dell’impresa e costruire un percorso di transizione ecologica che possa governare da oggi al 2035 la trasformazione dell’apparato industriale di Milazzo mantenendo lo sviluppo e il lavoro.
E questo tavolo al Ministero avrà proprio questa funzione.

Respingo con fermezza le voci che addebitano ad una responsabilità della politica il rischio del ridimensionamento dell’azienda petrolifera.
La politica ha il compito di affrontare le emergenze ma coraggiosamente, deve soprattutto, creare le condizioni affinchè queste non si ripetano ciclicamente!!”

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