Milazzo, il Consiglio comunale approva la Tari 2022 e il Piano finanziario 2022/2025

Approvato in consiglio comunale con 13 voti favorevoli (Ficarra Francesco, Piraino Rosario, Francesco Rizzo, Alessia Pellegrino, Mario Sindoni, Massimo Bagli, Sebastiana Bambaci, Giuseppe Doddo, Alessandro Oliva, Santi Saraò, Antonino Italiano, Lydia Russo e Francesco Russo) e 2 astenuti (Antonino Amato e Antonio Foti) il piano finanziario ciclo integrato dei rifiuti per il periodo 2022-2025.
Con gli stessi voti favorevoli e l’astensione di Foti approvate anche le tariffe per l’applicazione della tassa rifiuti (Tari) per il 2022, e, con analoghe votazioni, le due proposte di deliberazione sono state dichiarate immediatamente esecutive.

Si è conclusa così una sessione consiliare, la cui urgenza è stata riconosciuta ad unanimità, nel rispetto della scadenza di legge fissata al 31 maggio.

Considerato fondamentale per la città il piano finanziario, il Sindaco Pippo Midili ha esordito parlando della maratona affrontata dagli uffici per l’invio di bollette di pagamento di anni pregressi, non per fare cassa, ma solo ed esclusivamente per dare seguito alla normativa vigente, e rimediando ad errori riscontrati nell’invio delle bollette Tari e Servizio idrico integrato.

Midili ha poi sottolineato l’importanza della percentuale di raccolta differenziata che nel mese di aprile ha registrato il  67% “da considerare punto di partenza e non di arrivo, perché i margini di miglioramento ci sono. Un risultato che, tradotto in costo del servizio, ha portato – ha detto – a circa 3 milioni in meno rispetto al 2020, e per cui si registreranno risparmi in bolletta per oltre il 43%.

Il piano economico finanziario si rifà ad un costo consolidato nel 2020 –ha aggiunto il sindaco ed incide quindi sul piano 2022, riferendo, a richiesta, che per il 2021, a consuntivo, ammonta ad € 7.230.000,00. Accennando poi al raggiungimento degli obiettivi di eco sostenibilità, il Comune nel 2021 con la differenziata ha tolto dalla discarica 3 milioni e 100 mila chili di rifiuti che sono quindi diventati umido, o altro prodotto recuperato, che sono andati al riciclo, ed è trend di ulteriore crescita in quanto sono previsti ancora in aumento per il 2022. Conseguentemente, il Comune di Milazzo ha risparmiato il 67% sul previsionale, utilizzando solo il 33% del plafond nella discarica di Trapani, e risultando il migliore in tutta la Sicilia.  Il sindaco ha poi riferito di un dato importante pervenutogli dagli uffici finanziari per cui nei primi 5 mesi dell’anno c’è già un fatturato per Conai e Corepla di circa 140.000 euro, e sono soldi introitati che andranno ad abbattere l’anno prossimo il costo totale dei rifiuti, mentre nell’anno consentiranno di andare ben oltre i 300.000 euro preventivati. La tendenza dell’amministrazione in proiezione è quella di superare la soglia del 72% di differenziata, entro il 2025, che ci consentirebbe di poter dire –ha concluso- di “avere centrato appieno uno degli obiettivi che ci siamo dati all’inizio del nostro mandato”.   Infine  un accenno alla necessità di risolvere il problema dello smaltimento di indumenti usati, non più conferibili in discarica, con il ricorso della loro collocazione in appositi contenitori per avviarli allo smaltimento, avendo appaltato il servizio.
In sede di dibattito il consigliere Antonio Foti ha auspicato una modifica della normativa che crea ai Comuni notevoli difficoltà, riscontrando invece aspetti positivi nel percorso dell’amministrazione e nella risposta della Città nel potenziare la raccolta differenziata, ma anticipando l’astensione per il poco tempo a disposizione per approfondire l’argomento. Comportamento della sinistra che Antonino Italiano ha considerato strano, perché parla bene dell’operato dell’amministrazione, ma annuncia astensione sul voto. Quindi le dichiarazioni di Saraò, Sindoni, Bagli e Nino Italiano e il voto.
Sulle tariffe per applicazione della tassa rifiuti ha riferito invece il dirigente Antonio Infantino precisando che si tratta di “un’appendice al piano finanziario”. Affrontando l’aspetto tecnico del problema ha spiegato come si sia pervenuti alla tariffazione nell’applicazione della Tari, sia nella parte fissa, che in quella variabile. Ribadendo che “la tariffa va aggiornata annualmente tenendo presenti i costi dei 2 anni precedenti”.

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