Milazzo, i Consiglieri comunali del gruppo “Italiano Sindaco”:”Basta scontro Comune e Autorità portuale, si riapra il dialogo”

“Mettiamo da parte le polemiche e lavoriamo tutti insieme affinché il porto di Milazzo possa avere quel ruolo che la sua posizione strategica le assegna. Non hanno senso le diatribe, si faccia un passo indietro e si avvii un confronto, al di là di quello che la legge attribuisce a questo o a quell’ente perché l’interesse è collettivo. I cittadini sono stanchi e sempre più disinteressati per questa ragione, dagli scontri, dai personalismi, dalla primogeniture”. Lo sostengono i Consiglieri comunali del gruppo “Italiano Sindaco” Lorenzo Italiano, Giuseppe Crisafulli e Antonino Amato. “Occorre fare il bene della collettività e oggi ripartire anche da zero, se necessario, pianificando gli interventi nel porto sulla base delle necessità della città e della concreta possibilità di portarli a compimento – continuano i tre – Non ha senso continuare con gli annunci, con gli impegni senza scadenza. Chiediamo al presidente Mega e al sindaco Midili di riaprire il dialogo coinvolgendo anche il Consiglio comunale che è organo di pianificazione e quindi ha un ruolo ben preciso quando si tratta di scelte urbanistiche che non possono essere scollegate a quelle che riguardano il porto. Se ad esempio si prevede una strada di collegamento tra
l’area portuale e l’asse viario, questa dovrà essere approvata dal consiglio comunale e quindi ecco perché questo organo deve essere coinvolto.
Non entriamo nel merito dello scontro sulle decisioni sin qui assunte per il futuro del porto di Milazzo, ma diciamo che occorre resettare ogni cosa e ripartire, guardando a cosa vuole la città del suo porto e cosa l’autorità portuale può fare. Partendo da molo Marullo e arrivando sino ad Acqueviole, area oggi caratterizzata da una certa confusione per l’assenza di azioni organiche. All’ing. Mega diciamo di non considerare il porto di Milazzo una delle tanti parti che fanno parte dell’Autorità portuale. Milazzo è sicuramente lo scalo più importante dal punto di vista della produzione economica e delle potenzialità dell’Autorità di sistema, anche perché appartiene ad una città che economicamente è la migliore della provincia di Messina. Occorre rispettare questa città e dialogare con la massima disponibilità. Non farlo significa aver perso tutti”.

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