CRONACA POLITICA

Milazzo, due giornate di formazione per giovani avvocati al Castello sui temi ambientali

Giugno 15, 2022Giugno 15, 2022 Vetrinatv 0 commenti

Venerdì 17 e sabato 18 al Castello in programma un incontro, suddiviso in due sessioni dedicate alla tutela ambientale. Due giornate di formazione organizzate da AIGA Barcellona con la collaborazione e il patrocinio del Comune di Milazzo, dell’Ordine degli Avvocati e della Camera Penale di Barcellona Pozzo di Gotto, delle Associazioni Cammino sezione di Messina, Adu e Fidapa rispettivamente sezioni di Barcellona Pozzo di Gotto e Milazzo.
La prima giornata avrà inizio alle 15,30 con i saluti del sindaco Pippo Midili, del presidente del Tribunale di Barcellona, Giovanni Di Marco, del presidente dell’ordine degli avvocati di Barcellona, Antonella Fugazzotto, del presidente della Camera Penale di Barcellona, Giuseppe Tortora, del presidente dell’Aiga, Andrea Ravidà, dei presidente Adu, Carmelo Buccheri, “Cammino”, Rita Ielasi e Fidapa, Mariella Morabito. Quindi le relazioni dei docenti universitari Raffaele Tommasini, Giuseppina Siracusa, Concetta Parrinello e Raffella Lione, dell’ing. Maria Pamela Corrente e dell’avv. Andrea Calderone.
Moderano gli avvocati Antonella Di Maio, Beatrice De Gaetano e Andrea Ravidà.

Nella seconda giornata, sabato con inizio alle 9,30, moderati da Antonella Di Maio, Mara Correnti e Antonella Donato, i lavori vedranno gli interventi di Emanuele Crescenti, Procuratore della Repubblica di Palmi, Antonino Genovese, Presidente della II sez. Penale Riesame Tribunale di Reggio Calabria, dell’avv. Tommaso Calderone di Ermanno Carnevale, past President Camera Penale di Napoli e dell’avv. Gioele Sodano.

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LA VETRINA DEL CUORE

di Francesco Pinizzotto

Lo tsunami internet che soprattutto nell’ultimo decennio ha sconvolto l’economia, i rapporti personali, la visione della realtà in tempi e luoghi rapidi e mutevoli come non mai, impone anche un’informazione accurata. E in vetrina vanno le notizie che effettivamente meritano attenzione. Perché se è vero che oggi tutto fa brodo, il termometro di valutazione delle news è “scoppiato” dalle pressioni del progresso tecnologico, ovvero delle repentine visualizzazioni e “mi piace” senza tener conto della qualità di ciò che fa notizia. Cioè della profonda verità (che va sempre accertata), dei meccanismi del clamore che inducono a “lapidare” o assolvere, Cosicchè il profilo umano, le conseguenti ripercussioni della divulgazione della notizia sulle vite dei protagonisti, finiscono nelle riflessioni di un giornalismo d’altri tempi. Un triste suicidio fino a qualche decennio addietro si “trattava” con la notizia da dieci righe nell’elenco delle news brevi, con appena le iniziali del povero sventurato. Sui social come sulla stampa, ancor oggi queste notizie di cronaca nera fanno apertura con grande risalto, foto e dettagli di ipotesi da rabbrividire, come se tutto avesse un senso logico. La disperazione e l’incoscienza non tratteggiano la cronaca triste del dramma umano, ma il post come la “news” deve solo soddisfare l’esigenza di massima curiosità dell’utente.

Ma la vetrina ricorda anche il sapore antico di valori d’altri tempi. Quelli delle vetrine che nei salotti delle famiglie custodivano gli oggetti di valore, financo quelli sudati a prezzi di tanti sacrifici, esposti con orgoglio per sottolineare le occasioni di ritrovo memorabili.

La vetrina vuole mettere le cose al proprio posto. Le cose belle al primo posto, senza tralasciare il confronto e la proposizione costruttiva del giornalismo che promuove un nuovo umanesimo fatto di moderne tecnologie ma ancorato ai valori che portano lontano, che non muoiono dopo l’esaurimento del conteggio dei “mi piace” e al sensazionalismo della prima ora.

La vetrina è anche la risultante dei migliori oggetti da ammirare. Dei fatti su cui dibattere per andare oltre i flash dei social. Quel qualcosa in più che deve sostenere la crescita delle nuove generazioni.

Noi lo faremo su questo quotidiano on line e sulla smart tv che potrete seguire in poltrona, ma anche su pc e iphone. Siamo per questo smart, piccoli si ma per quel che potremo anche brillanti.