Milazzo, cavalcavia e criticità: dibattito in Consiglio comunale

Una richiesta di seduta urgente presentata dai consiglieri: Giuseppe Doddo, Francesco Russo, Fabiana Bambaci, Antonio Foti,  Danilo Ficarra, Santina Sgrò, Maria Sottile, Mario Sindoni, Alessia Pellegrino ha portato il consiglio comunale ad affrontare la problematica riguardante la chiusura dei cavalcavia che sovrastano l’autostrada Messina-Palermo, ricadenti nel Comune di Milazzo e zone limitrofe, con l’esito di una nota ufficiale di richiesta-protesta che sarà trasferita ora all’attenzione del Presidente della Regione, dell’Assessore regionale alle infrastrutture, del Prefetto di Messina, del Sindaco della Città Metropolitana. Con essa, i consiglieri di maggioranza e minoranza che l’hanno condivisa ad unanimità, l’invito alle Autorità destinatarie a risolvere, nel più breve tempo possibile, i lavori per il ripristino del cavalcavia, dando certezza a tutti, cittadini, commercianti e quanti utilizzano quelle strade per motivi di lavoro e di salute. Ad illustrare la tematica ci ha pensato Giuseppe Doddo, primo firmatario, che ha rappresentato i diversi disagi provocati sopratutto dal cavalcavia sulla provinciale Milazzo-Olivarella, dove l’attraversamento stradale a corsia unica è regolamentato semaforicamente, con notevoli ripercussioni sul flusso veicolare, di cui ne risentono gli automobilisti (ai mezzi pesanti è vietato il transito, ma vi passano), le attività commerciali, ed ancora di più coloro che devono raggiungere l’ospedale. Il consigliere ha insistito perché siano portati a conoscenza i veri motivi per cui non si è ancora provveduto, a distanza di 2 anni, a ripristinare la regolare circolazione, con la revoca del provvedimento di sequestro disposto dalla magistratura. Di un suo intervento presso il Sindaco della Città Metropolitana ha riferito Bambaci, sollecitando una risposta, mentre ha citato problemi e disagi che hanno fatto seguito ad un acquazzone che ha mandato in tilt i semafori sul lungomare di ponente, strada di collegamento Milazzo-Barcellona, provocando una situazione caotica nell’attraversamento del cavalcavia. Condividendo il documento presentato, Sindoni ha considerato annosa la problematica, ragione per cui ha sollecitato azioni urgenti per il ripristino regolare di viabilità e circolazione. Trasferendo in aula lamentele degli operatori economici, in particolare quelli della piana, Alessio Andaloro ha evidenziato le tante difficoltà che incontrano le ambulanze nel raggiungere la struttura ospedaliera restando imbottigliate spesso tra le auto in transito, o in sosta al semaforo, a meno che non scelgano percorrenze alternative, che però allungano notevolmente il tragitto. Conclude, chiedendo però al sindaco Pippo Midili se ci sono state interlocuzioni con la Città Metropolitana. Richiesta di informazioni sullo stato della pratica la sollecita Santi Saraò. Intervenendo, il sindaco fa presente che competenza dei Comuni è quella di adottare provvedimenti ed interventi conseguenti alla disposizione di sequestro da parte della Procura. Riferisce di notizie secondo le quali prove di carico sarebbero state effettuate, però con il riscontro di situazioni che sarebbero risultate anomale. La situazione comunque si sbloccherà quando il Cas darà via libera e la Procura dissequestrerà il cavalcavia consentendo il regolare ripristino della viabilità che nelle condizioni attuali e nonostante qualche soluzione-tampone arreca i disagi di cui si è detto, ma comporta pure un pesante carico veicolare nella zona di Parco dove confluisce gran parte del traffico pesante che incontra difficoltà pure per il parcheggio in una strada che presenta pregiudizievoli ristrettezze.

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