Messina, De Luca canta dopo aver appreso dello stanziamento di 100 milioni per “chiudere” la baraccopoli post terremoto

Il sindaco Cateno De Luca si è posto alla ribalta nazionale anche perché le canta chiaramente a chiunque dinanzi ad una problematica che coinvolge le istituzioni. Ma stavolta il primo cittadino messinese canta anche di soddisfazione, incidendo un brano che racconta uno dei problemi atavici della città dello Stretto. De Luca canta dopo aver appreso dello stanziamento di 100 milioni per “chiudere” la baraccopoli post terremoto. Ovvero dopo 113 anni, c’è voluto tanto perché la «baraccopoli» di Messina, potrebbe essere abbattuta grazie allo stanziamento di 100 milioni di euro da parte dello Stato. Una storia di perpetuo disagio che nella tredicesima città più grande d’Italia non ha avuto mai un argine, con gente che da oltre un secolo ha ereditato dalla famiglia la baracca in attesa di una sistemazione “civile”.

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