Lavoro, intesa Regione-Confapi. Scavone: «Creare un canale diretto tra imprese e assessorato»

Le imprese daranno il proprio contributo con informazioni e banche dati sulle reali esigenze del mercato del lavoro, l’assessorato, dal canto suo, modulerà i propri interventi ottimizzando le risorse e finalizzandole alla creazione di posti di lavoro di cui necessita il tessuto socio-economico.È questo il senso di un protocollo d’intesa firmato questa mattina tra l’assessore regionale al Lavoro, Antonio Scavone, e la presidentessa regionale di Confapi, Dhebora Mirabelli.
«Un primo passo – ha affermato Scavone – che in tempi brevissimi auspico di allargare alle altre organizzazioni datoriali presenti in Sicilia. Non si può prescindere dagli attori sul campo nella programmazione delle risorse regionali e soprattutto vi è la necessità di aggiornare i nostri interventi alle reali necessità del mercato oggi sempre più orientato verso nuove competenze, tra cui le nuove tecnologie. Troppo spesso ho notizia di aziende che non riescono a trovare addetti per la loro produzione, nonostante i nostri livelli di disoccupazione siano tra i più alti d’Italia. Occorre quindi un cambio di rotta: non sono le aziende a doversi adattare ai nostri interventi, ma i nostri interventi che devono adeguarsi alle loro esigenze».
Il governo Musumeci crea così un canale diretto con le imprese, per informarle tempestivamente sulle risorse disponibili per interventi formativi e per il loro potenziamento. «Ai nostri bandi, per esempio quello sui tirocini o quello sulle creazione di nuove imprese o quanto previsto con Garanzia giovani 2, che mette a disposizione 122 milioni nei prossimi anni – continua l’assessore – dobbiamo far corrispondere una grande partecipazione delle imprese attraverso un’assistenza continua e diretta che ci aiuti anche ad eliminare le farraginosità burocratiche del passato».
A margine della firma del protocollo, il dipartimento Lavoro ha inaugurato questa mattina lo sportello “Sei Libera”, un punto informativo fisso per le donne vittime di mobbing sul posto di lavoro.«L’81 per cento delle donne vittime di mobbing – ha continuato Scavone – non denuncia e una su tre lascia il posto di lavoro. Questo sportello servirà per assistere le donne vittime di molestie sul luogo di lavoro oltre ad informarle sulle possibilità offerte dal mercato per una loro ricollocazione».

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