Governo Draghi, M5S verso assemblea congiunta: Grillo frena fronte no

Il governo Draghi continua ad agitare il M5S. Oggi il presidente della commissione Antimafia Nicola Morra, volto noto del Movimento, ha detto forte e chiaro che non voterà la fiducia al nuovo esecutivo. Mentre la senatrice Bianca Laura Granato ha invitato al “buonsenso” che, a suo dire, passa attraverso il ritiro dei ministri grillini dalla squadra dell’ex numero uno della Bce.

Domani, viene spiegato, dovrebbe tenersi l’assemblea congiunta di deputati e senatori, in vista del voto di fiducia di mercoledì. Un’assemblea -al momento non ancora convocata- che si preannuncia drammatica, tanto che i beninformati dicono all’Adnkronos che è “attesa una mossa di Grillo nelle prossime ore” per frenare il fronte del no.

Quanto all’ipotesi di rendere possibile l’astensione -un’opzione profilata ieri anche da Davide Casaleggio che con le sue parole ha suscitato l’irritazione dell’ala governista per la presunta “ingerenza”- i vertici grillini escludono che sia una strada percorribile. “La base ha deciso per il sì, tutte le altre opzioni non esistono”, dice una fonte di primo piano. Così come sembra esclusa categoricamente l’ipotesi di ripetere il voto su Rousseau: i termini per indire una nuova votazione, stando allo Statuto, scadono domani. Ma domani la piattaforma grillina sarà impegnata su un’altra votazione, quella per modificare lo statuto e dotare il Movimento di un organo collegiale di 5 membri che andrà a sostituirsi al capo politico. (Adnkronos)

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