Giovannini stoppa il Ponte sullo Stretto. Filt Cgil e Uiltrasporti Messina: “Si passi dalle parole ai fatti”

Secondo i sindacati, oltre ai servizi, occorre garantire regole e diritti per  i lavoratori dello Stretto e per questo dichiarano: “Al neo Ministro delle Infrastrutture presentiamo il prossimo 30 marzo il nono sciopero dei lavoratori Blujet”. 
Apprendiamo che, come riportato anche dalle colonne dell’autorevole quotidiano Il Sole 24 ore, il neo Ministro alle Infrastrutture e trasporti Enrico Giovannini, in audizione alle Commissioni Bilancio e Politiche UE del Senato, abbia invitato la commissione tecnica per l’attraversamento dello Stretto di Messina, a valutare non solo le forme di attraversamento stabile dello Stretto ma anche il potenziamento delle attività di traghettamento intese come servizi, porti, hub e stazioni. In pratica, il ministro ha posto all’attenzione della commissione la necessità di valutare come sarebbe fattibile e quali effetti comporterebbe una riduzione dei tempi di traghettamento tra la Sicilia e la Calabria. Di fatto, il ministro dopo mesi riapre i lavori della commissione che sino ad oggi erano unicamente indirizzati alla valutazione sull’attraversamento stabile (ponte o tunnel) dello Stretto, chiedendo integrazioni e approfondimenti sull’ipotesi di un potenziamento del traghettamento. Da tempo evidenziamo la necessità di potenziare e velocizzare il servizio di traghettamento passeggeri e ferroviario sullo Stretto di Messina – dichiarano Carmelo Garufi e Michele Barresi, segretari generali di Filt Cgil e Uiltrasporti Messina – incrementando il numero dei treni tra le due sponde da tempo ridotto al lumicino, anche introducendo con i moderni treni la possibilità di ridurre sensibilmente i tempi attuali di  traghettamento. Crediamo si debba valutare la costituzione di un’autostrada ferroviaria che preveda il trasporto di complessi veicolari su treni merci, assemblando servizio su gomma e ferro con lo scopo di incrementare il traffico ferroviario sui treni merci nell’isola.  Sono numerosi inoltre i progetti finanziati e inseriti nel Piano Operativo Triennale 2020-23 dell’Autorità di Sistema dello Stretto e negli interventi (progetti Stretto Link ) prioritari richiesti nell’ottobre 2020 proprio al MiT con l’obiettivo di modernizzare ed efficientare le stazioni marittime di Messina, Villa San Giovanni e Reggio Calabria per potenziare il traghettamento veloce di persone e merci tra le due sponde. Non possiamo infatti dimenticare che l’area dello Stretto, con i suoi 10.000 attraversamenti  al giorno, è un hub tra i più importanti d’Italia per traffico passeggeri e tutto il comparto del traghettamento veloce oggi gestito dalla società Blu Jet va potenziato e regolamentato nell’ottica di una effettiva continuità territoriale ed in sinergia col trasporto ferroviario ai fini di ridurre i tempi del traghettamento. In questa direzione, numerose sono le lotte e le proteste di Filt Cgil e UIltrasporti messe in campo con i lavoratori Blu Jet perché – concludono i sindacati – in concomitanza al potenziamento dei servizi occorre rafforzare regole e diritti contrattuali dei lavoratori che ad oggi vedono ancora l’applicazione da parte di Rete Ferroviaria Italiana, società pubblica del gruppo FS, un dumping contrattuale con l’applicazione discriminatoria di diversi contratti all’interno dello stesso comparto di navigazione pubblico.A tal fine, segnaliamo al signor Ministro – concludono i sindacati – il nono sciopero dei lavoratori Blujet che si terrà  dalle 21 del 29 marzo alle 21 del 30 marzo.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *