Forum del Mediterraneo, l’Anci Sicilia aderisce alla Carta di Firenze

“Credo che la pace sia il diritto dei diritti che viene spesso mortificato dalle leggi dello Stato e dagli Stati  e noi sindaci, proprio perché non abbiamo un esercito e non stampiamo moneta,  abbiamo il dovere di svolgere fino in fondo la nostra parte,  avvalendoci di una libertà di visione che altri livelli di Governo  non hanno. La pace si collega, oggi come non mai, alla vita  che costituisce l’altro diritto dei diritti degli esseri umani che s’intreccia con la mobilità internazionale e quindi con la migrazione. Il Mediterraneo è il luogo di nascita delle tre più grandi religioni monoteiste del mondo e da questo grande  continente d’acqua può e deve partire un messaggio di pace”. Ha dichiarato Leoluca Orlando, presidente dell’ANCI Sicilia,  intervenuto stamattina al Forum del Mediterraneo, apertosi ieri  a Palazzo Vecchio, che vede riuniti un gran numero di vescovi e sindaci  provenienti da ogni parte d’Italia e nel corso del quale è stata firmata una convenzione   che  sollecita i governi a una riflessione e a un’azione collettiva sul cambiamento climatico, sulla povertà e sulle disuguaglianze sociali invocando  azioni collettive finalizzate alla promozione del dialogo interculturale e alla pace fra i popoli.

“IL Mediterraneo oggi, troppo spesso, è considerato  un mare di morte conclude Orlando – ma è nostro dovere  trasformarlo in un continente di vita dove identità sia uguale a  libertà e dove  fraternità sia la sintesi fra libertà ed eguaglianza. Dal Mediterraneo parte un messaggio che è quello dei migranti. Dobbiamo dire no alla maledetta legge del sangue che produce genocidi e violenza promuovendo l’identità come atto supremo di libertà. La vita è un diritto inalienabile di ogni essere umano e non si può promuovere la pace se non si rispetta la vita”. 

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