Figueira, ‘dopo Milano per Zity possibile sbarco a Roma in 2024, siamo parte rivoluzione Renault’

(Adnkronos) – Dopo il debutto in Italia di Zity nel 2022 "ci piacerebbe molto sbarcare a Roma, che è una piazza ideale per la mobilità in sharing. Oggi abbiamo 65 mila utenti registrati, con la capitale potremmo raddoppiare questa base". Lo spiega all'Adnkronos Thiago Figueira, general manager di Zity, il servizio di car sharing in joint venture tra Mobilize (gruppo Renault) e la spagnola Ferrovial, che propone una mobilità condivisa 100% elettrica grazie alla disponibilità delle Dacia Spring, la compatta a batteria che è fra i modelli a zero emissioni più venduti degli ultimi mesi. Guardando allo sbarco nella capitale, il manager riconosce che "sarebbe un grande impegno per noi, è possibile pensare al 2024 ma dobbiamo procedere un passo alla volta: per il momento ci prepariamo a crescere ancora su Milano, aggiungendo entro fine anno altre 150 vetture per un totale di 600 unità".  In ogni caso "giudichiamo con favore la decisione del comune di Roma di non fare pagare il canone alle vetture elettriche, che – sottolinea – rappresenta un beneficio da diverse decine di euro al mese per ogni unità. Il nostro è un business complesso nel quale sono importanti gli incentivi e i vantaggi". Operatori come Zity – che appunto si basa solo su vetture a batteria – "sono parte della transizione sull'elettrico, gli incentivi pubblici sono fondamentali per tenere in equilibrio i conti". In attesa del bilancio del primo anno di attività in Italia, che arriverà a inizio giugno, Zity by Mobilize ha registrato nel 2022 una crescita globale del 56% nel 2022 , superando i 12 milioni di euro di fatturato e raggiungendo il breakeven point a Madrid. E nei primi mesi del 2023, anticipa Figueira, "abbiamo confermato il trend". Commentando il primo anno di attività nel capoluogo lombardo il manager di Zity spiega come "Milano è una piazza da noleggi abbastanza corti, ma 'buoni', per così dire. Infatti si tratta di clienti che tornano spesso a usare le nostre vetture, anche se per spostamenti brevi. Vediamo anche molti pendolari da grandi città come Roma o Torino che ci utilizzano per i loro spostamenti professionali, quando arrivano a Linate o in Stazione Centrale. In generale il nostro cliente tipo è molto giovane, fra 20 e 39 anni, lavoratori e studenti, la maggior parte sono uomini, vogliamo aumentare la componente femminile e non a caso stiamo valutando iniziative specifiche per le donne".  La frequenza e la durata breve dei noleggi secondo Figueira "significa che rispondiamo ai bisogni dei cittadini, che ci utilizzano per andare al lavoro o fare la spesa. In Francia, ad esempio, i noleggi sono molto piu' lunghi: questa caratteristica di Milano, peraltro, ci ha costretti ad avere un assetto operativo che permetta di ricaricare i veicoli più velocemente e dispiegarli più efficacemente sul territorio". Fra le altre novità in arrivo, aggiunge il manager, "un focus maggiore sul b2b, lanceremo una nuova app che renderà più semplice l'utilizzo di Zity per le aziende: dopo avere studiato le abitudini dei clienti e condotto test in Spagna, siamo anche in trattative per stipulare convenzioni con parcheggi per poter gestire meglio il ritiro e la consegna delle vetture". Figueira pone infine l'accento sul contributo di questo servizio alla 'Renaulution' varata dall'ad del Gruppo Luca de Meo. "Siamo parte di questa trasformazione anche perché aiutiamo il gruppo a capire cosa vogliono i nuovi clienti, persone che magari ancora non hanno una Dacia o una Renault ma che così diventano i nostri test driver. Non solo: quando abbiamo presentato il nostro servizio di car sharing, in realtà in molti ne hanno approfittato per conoscere le Dacia Spring. Noi, peraltro, faremo entrare in flotta vetture usate ma seminuove in arrivo dalla nostra rete, in un certo senso è il nostro contributo all'economia circolare". Benefici che si sommano alle mancate emissioni grazie alla scelta 100% elettrica: infatti nel 2022, l'intera flotta di Zity ha percorso 18 milioni di chilometri, evitando così di immettere nell'atmosfera oltre 1.900 tonnellate di CO2.  Quanto al boom del car sharing, il manager conclude prevedendo che "in futuro vincerà chi potrà avere un portafoglio abbastanza flessibile, mescolando vendita, noleggio, car sharing: insomma, vincerà chi saprà spostare velocemente il suo portafoglio da una formula all'altra". —motoriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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