Falcone, ritrovata sulla spiaggia una tartaruga morta che aveva ingoiato un palloncino di plastica

A Falcone è stata ritrovata sulla spiaggia una tartaruga morta che aveva ingoiato un palloncino di plastica. La segnalazione è giunta al biologo marino Carmelo Isgrò, che ha postato su facebook un messaggio che spiega cos’è accaduto, ma soprattutto orienta i comportamenti verso il rispetto ambientale e soprattutto del mare. Ecco il post integrale:”Questa Tartaruga ha ingoiato un “palloncino di plastica” ed è morta. Ma come se non bastasse, fatto ancora più deplorevole è che qualcuno abbia addirittura rubato il cadavere! In foto si vede il filo di plastica del palloncino che fuoriesce dalla cloaca della povera tartaruga che dopo aver ingoiato il palloncino (scambiato certamente per cibo) è morta tra atroci sofferenze, dopo che il filo di plastica ne ha percorso tutto l’intestino. Fatto tristissimo che ci fa comprendere come il gesto di liberare palloncini di plastica in cielo, che potrebbe sembrare ingenuo, comporti gravi conseguenze in quanto questi palloncini ricadendo in mare (o in natura in generale) possono interferire gravemente con gli animali selvatici, fino addirittura ad ucciderli. Il “lancio dei palloncini” è diventata ormai una moda in feste, compleanni, matrimoni etc ma prima di liberarli dovremmo pensare alle conseguenze!
Dopo un’agonia che sarà durata giorni, il corpo della sfortunata tartaruga è stato trasportato dalla corrente del mare sulla spiaggia di Falcone (ME) ma prima che l’IZS potesse recuperare la carcassa per scopi scientifici qualcuno ha “rubato” la tartaruga, forse per recuperare il carapace (come macabro trofeo). Escludo che se la sia ripresa il mare, perché era lontana dalla battigia e comunque il mare era calmo. Chiediamo a chi ha preso la tartaruga di restituirla, per permettere di effettuare la necroscopia. Inoltre, se chi ha compiuto questo vergognoso gesto non lo sapesse lo informo che trafugare una tartaruga Caretta caretta è un reato penale che prevede anche una multa salatissima. Ringrazio per la segnalazione Marisol Schepis, ragazza tredicenne con una grande sensibilità ambientale. Siamo molto dispiaciuti per l’accaduto”.

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