Coronavirus, 18 morti in Italia: è il numero più basso. Sicilia: gli ordini professionali consegnano a Musumeci un pacchetto di proposte anti crisi

Sono 18 i morti in Italia per Coronavirus nelle ultime 24 ore. E’ il numero più basso di decessi in un giorno dall’inizio dell’emergenza. Secondo i dati forniti dalla Protezione Civile, sale a 34.675 il bilancio totale delle vittime. Scende sotto quota 2mila il numero dei pazienti ancora ricoverati: sono 1.853, con una riduzione di 185 rispetto a ieri. In terapia intensiva si trovano 115 persone (-12), in isolamento domiciliare 17.605. Sono meno di 20mila gli attualmente positivi, nel dettaglio 19.573 (-1.064), mentre il totale dei guariti sale a 184.585 (+1.159). I casi totali dall’inizio dell’emergenza sono 238.833 (+122). In tutto sono stati eseguiti 5.053.827 tamponi (+41.135) per 3.081.127 casi testati.

In Sicilia, la realizzazione di una Centrale unica di programmazione, l’avvio di un meccanismo di sussidiarietà orizzontale, l’obbligo per i Comuni di istituire efficienti Uffici delle politiche comunitarie. E ancora prorogare i progetti cofinanziati dalla Ue e una modifica al Codice degli appalti. Sono queste alcune delle proposte consegnate al presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci dai vertici degli ordini professionali di agronomi, architetti, ingegneri, geologi e geometri.

Ricevuti a Palazzo Orleans dal governatore, i rappresentanti delle categorie tecniche hanno sottolineato la volontà di fare fronte comune per contrastare la crisi economica che la pandemia da Covid 19 ha provocato. E’ per questo motivo che è appena nata la “Rete delle professioni dell’area tecnica e scientifica della Sicilia”. Un’esperienza già maturata in Sardegna e che si pone come principale obiettivo quello di interfacciarsi in maniera organica e veloce proprio con la Pubblica amministrazione.

«Una bella opportunità – l’ha definita Musumeci – da riempire presto di contenuti». L’organismo in Sicilia sarà coordinato dal presidente dell’ordine regionale degli ingegneri, Elvira Restivo. All’incontro hanno partecipato anche i presidenti regionali degli ordini dei geologi, Giuseppe Collura, degli architetti, Giuseppe Falzea, dei geometri, Francesco Parrinello e il vice presidente dell’ordine dei dottori agronomi e forestali, Franco Celestre.

«Quella di trovare strumenti che consentano una più stretta e proficua collaborazione con le categorie professionali – ha sottolineato il presidente della Regione – è senz’altro un’esigenza pressante della Pubblica amministrazione che, spesso, si trova con organici sottodimensionati per far fronte alla mole di pratiche da affrontare. Penso alle centinaia di migliaia di domande di sanatoria giacenti nei Comuni che non possono essere esaminate o anche a quelle che riguardano le soprintendenze dell’Isola».

In tale direzione Musumeci – che invierà al dipartimento regionale Tecnico e agli uffici competenti il pacchetto di proposte ricevuto, affinché sia valutato attentamente – ha parlato anche dell’idea di creare un Fondo regionale per il pagamento degli incarichi esterni. «Potrebbe essere rimpinguato – ha spiegato – da una parte degli introiti che i Comuni riceverebbero se si sbloccasse la grande mole di pratiche fino a oggi rimaste inevase».

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