Bronte, consegnati i lavori al Castello Nelson

In estate il Castello Nelson potrà tornare ai fasti di un tempo, pronto per essere, completamente ristrutturato, visitato dai turisti.

Questa mattina, infatti, sono stati consegnati i lavori all’impresa che completerà l’opera dopo i dissidi fra le imprese che compongono l’Ati aggiudicataria dell’appalto che tanto ritardo hanno provocato.

Alla consegna presente il sindaco Pino Firrarello che nel novembre scorso, per risolvere i problemi fra le imprese, chiese ed ottenne un vertice direttamente con l’assessore regionale Marco Falcone, cui parteciparono l’assessore di Bronte Roberto Landro e il responsabile dell’Ufficio tecnico ing. Salvatore Caudullo. Insieme con il primo cittadino, presenti il vice sindaco, Antonio Leanza, l’ex sindaco Ciccio Spitaleri, il rup dei lavori, il geometra del Comune, Nino Saitta e gli stessi Landro e Caudullo.

“Purtroppo – ha affermato Firrarello – i lavori appaltati oltre 5 anni fa, si sono prolungati oltre modo. Adesso speriamo di aver posto rimedio alle tante vicissitudini che si sono verificate. L’impresa ci conferma che entro 6 mesi i lavori potrebbero essere completati”.

E Firrarello guarda già al futuro, ovvero a come valorizzare al meglio l’antico maniero ai fini turistici: “Lo immagino come un grande polo di attrazione turistico culturale a servizio non solo di Bronte, ma dell’intero territorio che comprende Maletto e Maniace. Stiamo valutando alcune proposte che potrebbero arricchire l’offerta turistica con diversi musei. Siciliantica, custode i della memoria storica e culturale dell’intero territorio, potrebbe realizzare un museo dei reperti recuperati dagli scavi e poi si potrebbe realizzare un museo della storia di Bronte, della civiltà contadina e dello stesso Castello”.

Ed i lavori che bisogna completare riguardano soprattutto il tetto dell’ala nobile del Castello e la pavimentazione del cortile che ospita la croce celtica: “Bisogna – afferma l’ing. Caudullo – rivedere tutte le capriate del tetto della zona museale. Alcune capriate, infatti, non hanno più la necessaria efficienza statiche che impone la normativa ed i prospetti vanno rifatti con degli intonaci scelti dalla Soprintendenza. Infine, fra tanti dettagli, oltre alla pavimentazione del cortile, vanno completati gli ambienti individuati come reception e gli impianti”.   

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